In questi primi giorni d'estate si possono vedere quali siano le situazioni che sono migliorate e quelle che ancora restano solo come idee e mai portate a buon fine. La situazione del porto purtroppo resta il punto cruciale del turismo dell'isola. Non è funzionale come dovrebbe essere, le carenze e le differenze diventano sempre più evidenti con gli altri porti dello stesso arcipelago toscano e della costa.
Capraia: quest'isola sta tornando ad essere uno dei punti di riferimento e di vacanza per grandi yacht, il servizio del porto è strabiliante c'è sempre presente qualcuno per l'ormeggio, bagni pulitissimi, docce e servizi completi, gentilezza ma soprattutto desiderio di rendere piacevole la vacanza al turista. I negozi del lungomare bellissimi che invitano ad entrare e a comprare, senza contare la pulizia e la cura dell'arredo urbano.
Scarlino: qui la situazione è per certi versi ancora meglio gestita, sia per la grandezza del porto che per la posizione stessa, anche qui i servizi sono perfetti e le piccole magagne sono invisibili, docce e servizi ai pontili comprensivi di tutto, acqua potabile, luce, servizio ormeggio e traghettamento e i costi per tutto ciò che offre sono vantaggiosi. Come a Capraia Scarlino si è rinventata, si è data un'immagine, oltretutto reale, di porto per turismo rivolta ad una clientela anche selezionata, senza disdegnare di accogliere con la stessa cura anche la piccola imbarcazione. Da aprile a ottobre un'imbarcazione di 15 metri con tutti i servizi tra cui anche il guardiano notturno costa quasi 8000 euro, molto trattabili.
Guardando l'isola a cui non manca assolutamente niente, anzi avrebbe molto di più dei due posti sopra citati, viene spontaneo chiedersi: ma due amministrazioni, come mai non sono riuscite in 5 anni prima l'una in due ormai già compiuti l'odierna a dare una vera svolta al porto, al di là della passeggiata, che serve ma non è primaria come importanza, dicevo a dare una svolta al turismo da diporto, altro motore trainante dell'economia dell'isola?
Pochi giorni addietro notavo come fosse bello non vedere le solite barche da "crociera" di Porto Santo Stefano attraccate al molo, poi noti come il porto libero senza quei casermoni galleggianti sia ancora più solare, la gente che passeggiava sul porto, chi seduta sotto le verande, sembrava un momento idilliaco dell'isola, poi, come sempre, guardi, il porto non è pulito: cicche dentro i portaceneri dei bidoni, quei mozziconi sono giorni e giorni dentro quell'incavo, nessuna passa e pulisce anche lì, per spegnere una sigaretta devi scostarne almeno 20 cicche, ormai vecchie e scolorite.
Agli amministratori consiglio due giorni di vacanza: uno a Capraia e uno a Scarlino poi se desiderano commentare siamo a loro disposizione.
A. Boni
Il Porto
Autore: Angelo Boni
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