Aperto il Premio “Marina Pazzaglia” 2010, promosso dall’Associazione culturale Marina Pazzaglia Onlus e patrocinato dal Comune di Rio nell’Elba. “Il mare Mediterraneo, le rotte antiche e di oggi, i legami fra navigazione, attività e civiltà sulle sponde. Rotte come trame del tessuto comune (di culture, conoscenze, tradizioni e sapori) tra isole e zone litoranee” è il titolo del Premio di quest’anno.

Possono partecipare laureati/e o laureandi/e iscritti/e presso atenei italiani, nati/e e/o residenti su isole del Mediterraneo (italiane e non), con una tesa discussa tra il 28 febbraio 2009 e il 30 luglio 2010. La consegna degli elaborati deve avvenire entro il 20 agosto 2010. La consegna del Premio avverrà nell'autunno del 2010 in una manifestazione pubblica, presso l'Isola d'Elba.

I lavori saranno depositati presso la sede dell'Associazione, con l’intento di costituire una raccolta di ricerche sul Mediterraneo con cui dar vita ad un centro di studi interdisciplinari e interculturali. Il candidato acconsente preventivamente a concedere all'Associazione la facoltà eventuale di pubblicare la tesi vincitrice. Il Premio ammonta a 3mila euro.

Per partecipare è necessario inviare copia della tesi di laurea e curriculum vitae, da cui si evince la residenza, il luogo di studio e il percorso di studi compiuto, entrambi in formato pdf o cartaceo, a: Premio “Marina Pazzaglia” c/o studio Gatti, via Luca Signorelli, 17, 20154 Milano premiomarina@aldogattimarine.it  - www.marinapazzaglia.it 

Il "Premio Marina Pazzaglia" non nasce da un atto di nostalgia, ma dal desiderio di dar vita alla costruzione di una nuova impresa in cui Marina possa avere nuovamente parte per gli aspetti che essa ha amato e nutrito nel suo lavoro e nelle navigazioni tra isole e coste. Laureata in lettere classiche all'Università di Genova, per un periodo insegnante di latino e greco, si trasferisce a Milano dove lavora presso la Libreria del Mare. Il "Premio Marina Pazzaglia" intende favorire lo studio, il lavoro, l'attività di chi vive nelle isole del Mediterraneo, per far si che le isole, soprattutto le "isoline" non siano per i giovani luoghi da abbandonare una volta finiti gli studi, ma possano diventare nuovi centri di aggregazione per la ricerca e lo sviluppo. In tempi di immagini effimere e di comunicazioni dispersive il Premio vuole favorire la ricerca appassionata, silenziosa grande interesse per quelle che Marina chiamava "le mie isoline”.