IL PRESEPE PIU' BELLO
Ad opera di meritevoli volontari, anche quest'anno nei centri abitati dell'isola, in occasione delle feste sono stati realizzati vari addobbi e allestiti alcuni presepi. Uno, ormai classico e forse il più tradizionale, occupa un intero vicolo all'entrata del Castello, che nei paesani evoca non solo le emozioni del clima natalizio ma anche un riconoscente ricordo all'entusiasmo e alla generosità del suo primo ideatore, Mario Avagliano.
Singolare anche il presepe realizzato nella chiesa del Porto, dove ques'anno la scena della natività è stata rappresentata in una fedele riproduzione miniaturizzata della chiesa stessa.
Ma il presepe quest'anno più carico di significato è sicuramente quello sul lungomare del Porto, al bivio fra la salita di via San Lorenzo e via Thaon De Revel, creato soltanto con poche statue, vecchi pezzi di tramaglio e legna “stracquata” sulla spiaggia. La parola gigliese “stracquaggine” deriva dalla locuzione latina “extra aquam” (fuori dell'acqua) e indica tutti gli oggetti che il mare restituisce sulla costa, fra gli scogli o sulle spiagge. “Stracquaggine” è quindi un termine che indica cose di poco valore che, in tempi di povertà, si era soliti raccogliere lungo la riva perchè magari utili a qualcosa; anche rami di alberi o altri materiali legnosi chiamati “legne marine” che, sebbene poco adatte ad essere bruciate nei camini dove davano poco calore e una fiamma azzurrognola, venivano comunque raccolte e utilizzate per riscaldarsi. L'utilizzazione di tramagli e, come sfondo, il pagliolato di un barchino azzurro a rappresentare il cielo, ha inoltre conferito all'insieme una forte spiritualità, espressione dell'isola e della sua tradizionale cultura marinaresca; avere adoperato del materiale così semplice e povero per rappresentare la natività, ha avuto una valenza quasi commovente oltre che geniale, evocatrice di una ancora più poetica interpretazione che vede anche il mare portare i suoi doni a Gesù Bambino.
Alla fine di queste festività, come Circolo Culturale Gigliese, riteniamo doveroso complimentarci e ringraziare tutte le persone che ogni anno, anche con attività rivolte a reperire risorse economiche, si impegnano a vivacizzare e valorizzare la nostra isola, anche al di fuori dei periodi di frequentazione estiva.
Il Circolo Culturale Gigliese
Oggi è la Befana.Mio babbo mi cantava: E nel porto di Livorno/ è arrivata una tartana/ A mezzo a mezzo c'è la Befana/ che girava in tondo in tondo./"Buona donna ,dove andate?E nel grembo che ci avete?"/"Il gran di Dio, se lo volete pel trionfo della Befana./ E di pane un'infornata/ e di vino un caratello/ di quel buono,moscatello/ per passar questa nottata..." Non passa una Befana che io non rammenti questo canto.