Gentile sig. Stefanini,
sappiamo che la situazione dei sentieri è molto sentita all’ isola del Giglio, così come all’Elba, come spesso segnalato sia dai privati cittadini che dallo stesso Comune. Fin da subito il problema è stato posto all’attenzione del Consiglio Direttivo, che sta cercando le risorse opportune.

Sappiamo che il Comune del Giglio si è attivato con la Comunità Montana dell’Arcipelago, che nella primavera del 2007 ha inviato 2 squadre di operai che hanno effettuato la pulizia di numerosi percorsi, dopo anni ed anni di abbandono. 
 
Il Comune di Isola del Giglio ha da poco approvato un finanziamento di 10.000,00 euro per una ulteriore operazione di pulizia che dovrebbe partire a giorni (notizia in anteprima), in quanto, dopo lunghi mesi di attese è stato possibile dare copertura finanziaria all’operazione.
Ricordiamo che al Giglio gran parte dei sentieri rimane in zona esterna al parco, pertanto l’Ente, per essi, non risulta competente nella loro manutenzione; tuttavia riteniamo che lo stesso Ente Parco debba poter mettere in bilancio una quota minima annuale, fissa, per il mantenimento dei sentieri interni al parco, che con risorse contenute possono essere ripuliti semplicemente.

Quindi, la situazione è di lento miglioramento, dopo anni di degrado, anche perché come Parco ci impegneremo per quanto di competenza ed anche perché sono operazioni che devono intendersi come manutenzione ordinaria. Anche gli interventi fatti dopo pochi mesi vedono il veloce ricrescere della vegetazione, per cui occorre operare con ciclicità, e sappiamo che anche il comune, come concretamente fatto da quest’anno, metterà sul bilancio annuale una cifra allo scopo. Non sarebbe poi male attivare delle forme di volontariato locale che  ci aiutino a ridurre i costi. Così come all'Isola d'Elba avevamo iniziato a fare con il bando "Adotta un sentiero".

Detto questo, ritengo comunque che ridurre tutta la questione del Parco alla mancanza di cura dei sentieri sia un po' riduttivo. Così come non è corretto prevedere un cattivo funzionamento della futura area marina protetta in base agli ultimianni di gestione del Parco. Preferiamo accogliere, dopo un’esame dei motivi per cui non le cose non hanno eventualmente funzionato, proposte concrete e costruttive di miglioramento. Gli scienziati che si occupano di clima e di ambiente ci stanno mettendo di fronte a delle scelte necessarie che costringono a  rivedere le priorità nel campo dello sviluppo economico e dello sfruttamento delle risorse, in questo caso del mare. In questo quadro la notizia che il Giglio ha appena avviato la propria AMP, è una ottima notizia, che al di là delle paure e dei localismi, dovrebbe farvi sentire all’avanguardia nelle scelte di politica ambientale.

Spero di averle dato qualche motivo in più per essere contento di vivere dentro un Parco Nazionale.

cordialmente
Mario Tozzi