fonte rispetto collettività isola del giglio giglionews
Il rispetto per la collettività
I contenuti dei post nella rubrica "Dite la Vostra" di questo giornale sono opinioni personali ed informazioni non verificate provenienti direttamente dai rispettivi autori che se ne assumono totalmente la propria responsabilità. La redazione GiglioNews si dissocia preventivamente dai contenuti che dovessero offendere o ledere la dignità di soggetti terzi, fermo restando il diritto di rettifica ai sensi della legge n. 47/1948. (n.d.r.)
Il rispetto per la collettività

Scrive Andrea Arienti: "Mi sono recato ieri sera verso le 18.00 alla Fonte del Castello per far bere il cane nella pila scavata nel granito. Sorpresa: nella pila, ricolma di acqua, galleggiavano escrementi umani e l'acqua era insaponata da detersivo che ha lasciato le tracce anche sotto il cannello dell'acqua potabile."

Continua sullo stesso fatto Angelo Stefanini: "Come mi capita spesso quando sono al Giglio, ieri verso le 13 sono andato alla fonte al Castello per riempire una bombola d'acqua. Data l'ora contavo di non trovarci persone in fila, visto lo scarso gettito della sorgente e, in effetti, così è stato, non c'era nessuno. Scendendo le scalette che dalla strada portano al punto di prelievo un odore nauseabondo si sentiva distintamente e poco c'è voluto per capire il perché dello stesso. Nel bel mezzo della conca (pila) che una volta serviva per far bere gli asini, completamente piena di acqua maleodorante, galleggiavano alcuni resti di ..... escrementi umani !!!!! Che dire di fronte a gesti così incivili !!! Qualcuno mi ha lasciato intendere che il fatto si potrebbe inquadrare nella cosiddetta "guerra" in atto per accaparrarsi quella poca acqua che la sorgente fornisce in questo periodo, per annaffiare alcuni orti. Rimane l'amarezza davanti a gesti che seppur opera di pochi insensati o incivili, rischiano di gettare discredito su un'intera comunità aggravati dal fatto di essere messi in atto in un periodo come questo di alto afflusso turistico. Ho preso una pala e ho provveduto per così dire "a bonificare", seppur parzialmente, la situazione. Ancora mi sto chiedendo se ne è valsa la pena."

Conclude Andrea Arienti: "Ancora una piccolezza: il parcheggio per veicoli a due ruote davanti al Perbacco prevede uno spazio adeguato al mezzo. Qualche buontempone non ha voglia o tempo (sommati insieme danno il menefreghismo) di cercarsi uno spazio dove posteggiare, così tranquillamente sposta i mezzi, senza autorizzazione, piegando gli specchietti, trascinando il veicolo sul cavalletto, piazza il suo mezzo non permettendo l'uscita di chi aveva parcheggiato prima di lui. Che dire ancora? Grazie a questi individui che mostrano attenzione, riguardo e rispetto per gli altri."

[gallery link="file" columns="2" size="full" ids="47459,47458"]