Sono partita ieri dal Giglio e ho ancora gli occhi pieni di colori, Ve li vorrei dire prima che scompaiano nella loro vividità: il giallo della ginestra e delle margherite, il lilla e il bianco del cisto, l'azzurro dei succhielli, il rosso delle "papezzole" che sbucano dai sassi. E il verde nelle sue infinite sfumature: verde chiaro, verde grigio, verde cupo, per ognuna delle erbe che riveste. Tutto sotto un cielo grigio con ciuffi oscuri promettenti ancora pioggia.
Il mare azzurrino accarezzato da lievi creste bianche. La terra lavata e dall'asfalto piccole puntine dorate a ricordarci che forse nell'impasto possono esserci cristalli di quarzo e polvere di pirite.
Io di primavere ne ho viste tante, così belle mai ... Nè avevo l'animo disposto a liete contemplazioni. Avevamo appena lasciato al Pianello Gianni Arienti, ragazzo gigliese che era andato via per lavoro, ma che non vedeva l'ora di tornare e lo faceva in ogni occasione. Orafo pescatore, lui era nato proprio sulla spiaggia. Io lo vedrò sempre lì che guarda il mare. E tuttavia lasciarlo al Giglio tra tanta gente, tra tanti fiori e sincera partecipazione alleggeriva il nostro sconforto. Dovevamo ancora bere un altro calice, perchè a Porto Santo Stefano stavano accompagnando Marina Fronzoni, nipote del Maestro Ivo Baffigi, al suono della marcia da lui composta "Fiori e lacrime".
Marina bella, solare, luminosa che in cima ai suoi grandi amori aveva il Giglio. Siamo poco distanti comunque e se fisicamente ci separa il mare sei lo stesso nel cuore dei gigliesi.
Poi via verso Roma. Bella la campagna, verde, lavorata, ma spenta nei colori. Rasserenante, monotona. La pioggia ci seguiva a tratti, allora nella breve strada del rientro riaffioravano i ricordi e ti veniva di fare i confronti. Anche qui è primavera, ma quella del Giglio è un trionfo, un'esplosione, come fuochi di artificio che si rincorrono per creare stupore. Ciao Giglio bello, regalaci ora una buona estate.
Caterina Baffigi Ulivi
Il trionfo della Primavera
Autore: Caterina Baffigi Ulivi
6 Commenti
A Caterina Baffigi Ulivi
Mia cara, dolce amica, la descrizione che hai fatto della mia amata figlia Marina, così, in poche righe, è quanto mai vera e poetica, senza aria funerea, come se fosse qui ancora vicina a noi, a godersi quel trionfo di primavera gigliese che tu hai descritto con tanta bravura e sensibilità. Il mio dolore è immenso, indescrivibile. Mi manca, la mia Marina, con la sua chitarra e le sue canzoni, con le sonatine che facevamo insieme al pianoforte, darei la vita per stringerla ancora tra le braccia, invece lei ora è col suo fratellone Ferruccio, scomparso appena sei mesi fa. Forse sono loro due insieme che stanno frenando le mie lacrime?
Grazie. Un bacio.
Cara Caterina
Regalaci più spesso i tuoi pensieri e le tue acute osservazioni, , che sai così artisticamente trasformare in quadri d'autore e che rinvigoriscono la memoria e l'amore di quelli che l'Isola ce l'hanno veramente nel cuore e, oserei dire, anche nell'anima.
GRAZIE
Dimenticavo...
non mi rincuora granchè vedere in webcam che il tempo anche al Giglio non è dei migliori, anzi! :cry:
Concordo con Patrizia e Maurizio sugli scritti di Caterina (che non conosco ma spero un giorno di avere questo piacere), che toccano veramente il cuore. Leggere i suoi scritti è come mettersi davanti ad un quadro e vedere tutto quello che lei ha visto.
Qui, in provincia di Vicenza, in una stagione inusuale combattiamo con il pericolo di alluvione.
La scorsa settimana per andare a Vicenza sono passata per la solita strada, ma per un attimo ho creduto di essere sulla Lagura di Orbetello, perchè tutti (e dico tutti) i campi intorno a me erano completamente allagati e l'unica cosa che faceva pensare di non essere in laguna era i rami degli alberi che spuntavano fuori dall'acqua. Due giorni fa la temperatura era di 24 °C alle 14.00. Ieri era di 7 °C alla stessa ora.... Oggi leggermente più alta, ma sempre giornata piovosa...
Fine del bollettino meteo del Nord-Est :lol:
Caterina posta sempre poesie meravigliose.
Peccato che sia il peggior maggio da 700 anni. A Roma siamo ancora con il maglione di lana e li li per accendere i condizionatori su caldo.
Però quando splende il sole io vedo i colori di quello scoglio meraviglioso che si chiama Giglio. Peccato vederli solo in webcam :sad:
Con la tua delicatezza e semplicità, e la capacità di sorprenderti davanti alle "piccole cose"... ci stupisci sempre! Grazie! A presto, su quest'isola che amiamo tanto!