Tornerà nel porto del Giglio quest'oggi, dopo 54 anni dal suo ultimo servizio di linea, il vecchio traghetto Aegilium, oggi luxury motor yacht "ALBACORA OF TORTOLA".
A darne notizia con un messaggio al Sindaco Ortelli, Juan C. Torres, il Capitano della nave, che ha voluto accogliere l'invito che il Primo Cittadino gigliese gli aveva rivolto nell'Agosto 2018 quando il motor yacht era stato avvistato in rada nella baia delle Cannelle.
"Gentilissimo Comandante, nella giornata di lunedì 6 agosto 2018 - scriveva all'epoca il Sindaco Ortelli -, in rada presso la baia de Le Cannelle, abbiamo ammirato il suo bellissimo yacht “Albacora Of Tortola”, già M/n Aegilium in servizio di linea per il trasporto passeggeri nella tratta tra Porto S. Stefano e Isola del Giglio.
Lei sicuramente saprà che in anni remoti la M/n era di proprietà della società Navigazione Toscana che esercitò il servizio di collegamenti marittimi tra il 1954 ed il 1967.
La mia comunità, memore di un pezzo di storia dell’isola, è rimasta molto affezionata alla nave e per questo mi hanno richiesto di organizzare il suo ritorno all’interno del porto di Isola del Giglio e rivedere, anche se completamente trasformata, quella che fu l’unico mezzo di trasporto marittimo da e per Monte Argentario.
Mi rendo conto dei suoi impegni e degli impegni dei suoi ospiti ma sarebbe fortemente gradita questa esperienza e le saremmo profondamente riconoscenti se ci facesse rivivere momenti indimenticabili.
Con la presente, ed a nome dei miei concittadini, sono infatti a chiedere la Sua disponibilità ad accogliere l’invito in un fine settimana sempre che tutto ciò non vada ad inficiare negativamente nei suoi programmi di navigazione."
Caro Angelo, sei un'altro pezzo di Giglio che ricompare dal passato. Non posso dimenticarti perchè quando salvi la vita di una persona, l'episodio ed i suoi personaggi non li puoi dimenticare mai. Spero che nonostante gli anni tu stia in buona salute e il prossimo giro che farò al Giglio cercherò di venire a trovarti al Castello, anche se il mio cuore come sai è al Porto. Purtroppo quello che ho trovato al Porto è stato molto bello per le persone che ho rivisto con piacere e nostalgia ma in effetti la situazione ambientale è veramente molto degradata. La parte marina ha fatto grossi passi avanti, ma la situazione a terra del lungomare è purtroppo caotica.nSi sono riempiti tutti gli angoli di Totem, stendini portaoggetti, tavoli e sedie che non consentono talvolta di camminare. Inoltre ci sono altoparlanti che sparano musica tutto il giorno ma soprattutto la notte, fino alle prime ore del mattino tra l'indifferenza di tutti .Il turismo che ama il Giglio e che viene da anni non ama certamente questo. Giglio non è ne Rimini-Riccione ne Ibiza o Formentera. Ha una sua storia turistica ed è stata sempre ricercata da amanti della natura, del mare pulito, del silenzio dei sentieri e dei vigneti, non è certo l'isola della vita notturna e degli sballi. Cambiarne l'indole e la storia può danneggiare la presenza di chi da anni l'ha scelta come vacanza estiva. I Gigliesi devono fare attenzione perchè rischiano per qualche euro in più subito, di perdere i guadagni del futuro. Spero però nella capacita dei residenti che forse aggiusteranno il tiro per il futuro perchè ho sentito molti gigliesi lamentarsi di questa situazione. Per ora un abbraccio e a presto.
Ciao Federico. Non so se ti ricordi ma chi scrive, pure essendo del Castello, il paese degli asini, ai tempi in cui avevi il diving, se la cavava non male tra saraghi, corvine e dentici, facendo anche un po' arrabbiare gli amici portolani. Ti devo ancora ringraziare perché, se ricordi, per mezzo di un aspiratore polmonare che avevate al diving, avete salvato la vita ad un mio caro amico che era andato in sincope al Fenaio. L'elicottero militare che lo portò all'ospedale di Grosseto, arrivò da Pisa dopo circa tre ore e il vostro intervento fu decisivo in quel lasso di tempo. Era il 12 settembre 1987 e, a quei tempi, Pegaso, per i gigliesi, era ancora solo una costellazione dell'universo. L'anno dopo, festeggiammo la ricorrenza con una splendida cena su da Maria. Per i cambiamenti che hai trovato al Giglio, con me sfondi una porta aperta. Sembrerebbe una via intrapresa senza possibilità di ritorno, ma altro non è che il frutto di scelte politiche ben precise. Sono le stesse osservazioni che fanno tutti quelli che, come te, hanno visto e apprezzato un altro Giglio. Saluti
Mi congratulo con il Sindaco Sergio Ortelli, che ha preso questa lodevole iniziativa, a ricordo del bel borgo marinaro che era l'Isola del Giglio e che ancora oggi può affascinare e offrire quelle caratteristiche di antico borgo marinaro che l'hanno resa famosa in Italia e all'estero.Non snaturate tali bellissime caratteristiche con la confusione, la folla e il rumore che ormai si sente a Giglio Porto con altoparlanti vari che sparano musica a tutto volume fino a notte inoltrata. Chi ama il Giglio lo vuole proteggere da ciò e non viene per trovare Rimini e Riccione, ma un tranquillo e piacevole borgo marinaro di una volta.