In un manoscritto la relazione per il Granduca di Toscana
PREMESSA
Il seguente testo è tratto da un manoscritto adespoto di circa 24 pagine, compilato all'Isola del Giglio il 14 aprile 1767, acquistato recentemente da una libreria antiquaria del nord Italia dal Circolo Culturale Gigliese per impedire che finisse in mano a collezionisti privati e quindi sottratto alla conoscenza di tutti.
L'autore è probabilmente un funzionario inviato dal Granduca di Toscana per relazionare sulle condizioni dell'Isola del Giglio, principalmente dal punto di vista della difesa militare dell'isola e, quindi, dei confini marittimi del Granducato.
Le “osservazioni” (così è intitolata la lunga relazione) riguardano però anche numerosi altri e interessanti aspetti dei problemi sociali del tempo (come l'opportunità di restaurare l'antico molo del Porto, costruire dei mulini per macinare il grano, dotare il Castello di un orologio pubblico ecc. - tutte opere successivamente realizzate-).
Il manoscritto verrà depositato nell'Archivio Storico Comunale, non appena ne sarà concluso il restauro e la conseguente collocazione, nelle convinzione che documenti così preziosi e importanti debbano essere conservati in luoghi istituzionali per garantirne non solo la sicurezza ma anche la libera consultazione di chiunque ne abbia interesse.
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Grazie Armando, di tenerci sempre informati sulla storia dell’Isola del Giglio. Il tuo intervento mi ha portato a fare una passeggiata al molo rosso di Giglio Porto, dove ho ri-letto la dedica dei gigliesi al Granduca Ferdinando III per aver restaurato il vecchio molo nel 1796. Il figlio e successore del Granduca Pietro Leopoldo, a cui erano state rivolte le “osservazioni” del 14 aprile 1767, aveva ben assecondato il piano politico-economico del padre. Un bell’esempio di Buon Governo. Fiorella Colosi