Incendi, prorogato al 3 aprile il divieto assoluto di abbruciamenti
La Regione Toscana ha prorogato fino a domenica 3 aprile, e su tutto il territorio regionale, il divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali a seguito dell'attuale rischio di sviluppo di incendi boschivi legato alle condizioni climatiche.
Oltre al divieto di abbruciamento di residui vegetali (potature, sfalci, ecc), è vietata qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all'interno delle aree attrezzate. Anche in questi casi vanno, comunque, osservate le prescrizioni del regolamento forestale.
La mancata osservanza delle norme di prevenzione comporta l'applicazione di pesanti sanzioni previste dalle disposizioni in materia. Imprenditori agricoli e privati cittadini sono quindi invitati a tenere comportamenti prudenti nelle attività agricolo-forestali astenendosi, pertanto, da qualsiasi accensione di fuoco.
Si sottolinea l'importanza di segnalare tempestivamente eventuali focolai ai seguenti numeri:
- Numero verde 800.425.425 della Sala operativa regionale
- 115 dei Vigili del Fuoco
- 112 Numero di emergenza unico europeo
La proroga è stata decisa partendo da tre considerazioni.
- L'alto numero di incendi boschivi che si sono sviluppati sull'intero territorio negli ultimi dieci giorni (35 incendi per 73 ettari di superficie boscata percorsa dalle fiamme). A questi numeri si aggiungono i 6 incendi partiti nel pomeriggio di ieri, comunque contenuti senza grandi difficoltà dall'organizzazione Antincendi boschivi.
- Il modello indice di rischio prevede, per gran parte del territorio, un livello di rischio molto alto per lo sviluppo di incendi boschivi legato in particolare agli effetti prodotti dal perdurare di condizioni meteo climatiche siccitose e dalla presenza di ventilazione proveniente dai quadranti settentrionali con conseguente bassa umidità relativa dell’aria.
- La tendenza meteo elaborata dal Consorzio LaMMA fornisce indicazioni di un possibile abbassamento del flusso atlantico con aumento della probabilità di pioggia solo a partire dal 30-31 marzo con a seguire un nuovo periodo caratterizzato da bassa probabilità di precipitazioni.
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