Si aprirà il 15 aprile prossimo l'udienza preliminare per l'inchiesta sul naufragio della Costa Concordia all'Isola del Giglio che il 13 gennaio 2012 è costato la vita a 32 persone. L'udienza si terrà al teatro Moderno di Grosseto, già trasformato in un'aula di tribunale in occasione dell'incidente probatorio sulle cause del naufragio.

Sei gli imputati per i quali il gup Pietro Molino dovrà decidere se disporre o meno il rinvio a giudizio, così come richiesto dalla Procura di Grosseto: tra loro il comandante della Concordia Francesco Schettino, gli ufficiali presenti in plancia Ciro Ambrosio e Silvia Coronica, il timoniere Jacob Rusli, il capo dell'unità di crisi di Costa Crociere Roberto Ferrarini e l'hotel director Manrico Giampedroni.

Il teatro è stato già 'prenotato' fino al 24 aprile.

Di seguito il Comunicato Stampa della Procura:

Questo Ufficio in data odierna – dopo investigazioni di enorme complessità (per usare un eufemismo) e purtuttavia portate a termine in undici mesi dagli eventi, approfondendo ogni possibile profilo di responsabilità e ogni rilevante aspetto della vicenda, senza trascurare alcuno spunto investigativo e senza risparmio di mezzi – ha depositato i provvedimenti conclusivi delle indagini preliminari relative al naufragio della Costa Concordia.

È stato così definito l’intero procedimento.

Sono stati trasmessi all’Autorità giudiziaria competente per territorio i fascicoli stralciati relativi ad ipotesi di reato non connesse o collegate con il naufragio della Costa Concordia.

È stato richiesto al Giudice per l’udienza preliminare il rinvio a giudizio dei responsabili dei reati di naufragio colposo (Francesco Schettino, Ciro Ambrosio, Silvia Coronica e Jacob Rusli Bin), omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime (Francesco Schettino, Ciro Ambrosio, Silvia Coronica,  Jacob Rusli Bin, Manrico Giampedroni e Roberto Ferrarini), abbandono della nave da parte del comandante (Francesco Schettino), abbandono di persone incapaci (Francesco Schettino), mancata collaborazione con l’Autorità marittima (Francesco Schettino, Ciro Ambrosio e Roberto Ferrarini).

È stata richiesta al Giudice per le indagini preliminari l’archiviazione delle posizioni di Salvatore Ursino (per i delitti di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime e per la contravvenzione di distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto), di Roberto Bosio, Manfred Ursprunger e Paolo Giacomo Parodi (per i delitti di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime), di Francesco Schettino, Ciro Ambrosio, Silvia Coronica e Jacob Rusli Bin (per la contravvenzione di distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto), nonché – a seguito di richiesta di oblazione – di Andrea Dongiovanni, Simone Canessa e Manfred Ursprunger (per la contravvenzione di mancata collaborazione con l’Autorità marittima).

È stata trasmessa al Giudice per le indagini preliminari, unitamente al consenso di questo Ufficio, istanza di applicazione della pena su richiesta di Costa Crociere Spa, per l’illecito amministrativo dipendente dai reati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime, aggravati dalla violazione della normativa antinfortunistica. Il patteggiamento ha per oggetto la sanzione pecuniaria di € 1.000.000,00 (prossima ai massimi edittali, in considerazione delle dimensioni aziendali dell’ente e della gravità dei fatti).

È stata disposta l’archiviazione della posizione di Costa Crociere Spa per l’illecito amministrativo dipendente dal reato di distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto, con trasmissione degli atti alla Procura Generale presso la Corte di Appello di Firenze.

Tutti i suddetti provvedimenti sono corredati da ampia motivazione, tale da consentire – in relazione alla eccezionale mole di elementi probatori raccolti e alla difficoltà delle questioni affrontate – una compiuta ricostruzione in fatto e in diritto dell’intera vicenda e delle conseguenti responsabilità dei singoli.

Allo stato degli atti e avuto riguardo alla completezza dell’attività investigativa svolta, non sussistono perplessità di qualche rilievo in merito allo svolgimento dei fatti. Si vuole ribadire che la vicenda non presenta alcun “mistero” irrisolto, come invece da taluno è stato a suo tempo incautamente ventilato.

Di tutte le determinazioni di questo Ufficio in ordine alle imputazioni e all’esercizio dell’azione penale, si è dato ampiamente conto nella suddetta motivazione.

Ad oggi, non può che ripetersi – ancora una volta – come, pure all’esito di sofisticatissime indagini tecnico-specialistiche su tutti gli aspetti rilevanti, la causa determinante degli eventi di naufragio, morti e lesioni sia purtroppo drammaticamente riconducibile al “fattore umano”.

Al riguardo, non può non sottolinearsi la smisurata responsabilità di Francesco Schettino e la impressionante serie di errori commessi in tutte le fasi della vicenda, a partire dalla manovra scellerata e fino alla criminale gestione dell’emergenza, conclusasi con l’abbandono della nave e delle persone, inermi e terrorizzate, ancora a bordo.

Accanto alle incredibili colpe del comandante, sono emerse, nei termini meglio illustrati nella richiesta di rinvio a giudizio, anche quelle degli altri imputati. Da un lato, i marittimi in servizio di guardia in plancia al momento dell’impatto con il basso fondale delle Scole, i quali non hanno compiuto quanto dovevano e potevano per impedire l’incidente. Dall’altro, il direttore dei servizi alberghieri della Concordia e il responsabile a terra per le emergenze di Costa Crociere, i quali hanno offerto un loro non trascurabile contributo alle omissioni, alle negligenze e ai ritardi del comandante nella gestione dell’emergenza.

La Procura della Repubblica di Grosseto, in considerazione della eccezionalità della tragedia e del numero di vittime innocenti, seguirà la imminente fase processuale con lo stesso impegno dimostrato sino ad ora, perché si pervenga, in tempi ragionevoli, a sentenze giuste.

Grosseto, 25 febbraio 2013

IL PROCURATORE  DELLA REPUBBLICA
Dott. Francesco Verusio