COMUNE ISOLA DEL GIGLIO
Provincia di Grosseto
Intervento del sindaco Ortelli sui dubbi del Codacons
«Se il Codacons ha a cuore veramente la vicenda della rimozione della Costa Concordia e dell’Isola del Giglio, come dice, perché non si confronta con gli enti preposti, invece di fare sensazionalismo? Del resto all’Isola del Giglio, da sette mesi, c’è un Commissario straordinario per l’emergenza, ci sono due soggetti attuatori, un Osservatorio sui lavori di rimozione, ci sono organismi regionali e nazionali preposti ai controlli ambientali come Arpat e Ispra che svolgono quotidianamente il loro lavoro di monitoraggio supportato da dati confortanti e l’Università La Sapienza di Roma che effettua monitoraggi specifici.
Questo è l’esempio di protezione civile che l’Unione Europea è venuto a studiare all’Isola del Giglio e al quale l’amministrazione comunale si attiene. Ogni altro tentativo di ergersi a paladini esclusivi della verità contribuisce solo a creare ulteriore disagi all’Isola del Giglio e alla sua comunità già duramente messa alla prova contraddicendo addirittura il principio per cui il Codacons stesso dovrebbe operare: e cioè la tutela dei cittadini consumatori.
In quest’ottica il Comune di Isola del Giglio si riserva di tutelare in futuro la propria immagine e la propria comunità nelle sedi più opportune».
Intervento del Sindaco sui dubbi del Codacons
Autore: Ufficio Stampa Comune di Isola del Giglio
5 Commenti
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Mi spiace, ma anche per l'atteggiamento in tanti altri settori, accomuno il Codacons a quelle associazioni animaliste che attaccano il palio di Siena e non si azzardano a mettere le mani negli ippodromi, forse timorosi delle conseguenze che ciò gli potrebbe causare in termini di sicurezza. Ci vedo tanta ipocrisia, anche se è giusto ricordare che gli scopi statutari sono di tutto rispetto e magari nel piccolo delle sedi di vicinato si prova anche a raggiungerli.
Cordiali saluti.
Sig. Attilio,
come ha certamente notato, il mio commento era volto a generalizzare l'atteggiamento del Codacons, anche in relazione ai troppi interessi macroscopici che l'associazione di Rienzi non va a nuocere minimamente. Mi riferisco in particolare all'oggettivo quanto indecente cartello delle compagnie petrolifere, a quello che le compagnie di assicurazione hanno ormai in atto da tempo sull'RC Auto, tra gli altri. Sull'aspetto dell'incidente del Giglio, le ricordo il pazzesco tentativo di fermare tutte le navi Costa all'indomani dell'evento, come se si facesse del bene ai consumatori. Sparate del genere nascono solo ed esclusivamente per garantirsi un minuto di visibilità. Sulla questione sicurezza, è evidente che quanto accaduto alla Concordia non è causa della navigazione turistica: alcuni post addietro il Sig. Andrea Rossi ha incollato il link di un passaggio ravvicinato - credo quello dell'agosto 2011 - dal quale si vedeva perfettamente che la nave procedeva ad una velocità minima, tale che se avesse colpito le Scole in quell'occasione, probabilmente lo scafo non si sarebbe addirittura aperto. L'incoscienza di una persona non può fare da cartina di tornasole a tutto un sistema, le crociere sono sicure, le navi anche e la navigazione tuiristica non ha mai causato un incidente che fosse uno, anche perchè quando le condizioni non lo consigliano, i passaggi ravvicinati non si fanno; pensi che spesso vengono saltate le soste in porto, per motivi meteorologici, con tutto quello che ne consegue in ordine all'immagine della compagnia, alla perdita economica (escursioni in primo luogo), ecc.
E guardi anche l'occasione che stiamo discutendo: quale tutela del consumatore si cela dietro la blitz subacqueo, forse quella di mandar via i turisti dal Giglio raccontadogli che l'acqua è sporca? Segue....
Beh sig Maggi, non esageriamo.
Il Codacons è un'istituzione associativa nata, non disconosciamolo, per un fine utile come quello della tutela del consumatore spesso in balia di organizzazioni tese solo a fare profitti senza etica e pronte ad eludere le loro responsabilità quando sbagliano.
Ma dico anche che il Codacons sbaglia obbiettivo quando se la prende con la "pagliuzza" del pulviscolo sottomarino sul fondale del relitto e non ha visto, almeno così è apparso, "la trave" della abnorme elusione delle più basilari norme che sovrintendono la navigazione turistico-commerciale e che ha portato all'incredibile disatro della nave Concordia al Giglio.
E continuerebbe a sbagliare obbiettivo se anzichè concentrare i propri sforzi su aspetti di importanza marginale, non focalizzasse maggiormente l'attenzione sulle procedure operative di base in atto per la rimozione del grande e pericoloso relitto.
La mia solidarietà agli abitanti e agli esercenti dell'isola, il mio pieno appoggio al Sindaco Ortelli ed il mio sempre maggiore sdegno per il comportamento di un'associazione che continua a fare uno sciacallaggio incivile e vergognoso su un evento luttuoso, oltre che tragico sotto tanti altri aspetti. Per Rienzi e combriccola il fine ultimo non è la tutela dei consumatori ma lo sfruttamento a fini propagandistici di qualsiasi evento o situazione gli possa grantire un tornaconto in termini di visibilità. Vergogna, vergogna , vergogna!!!
Incredibile!
C'è un relitto gigantesco sul ciglio di un precipizio subacqueo che rischia di affondare con tutto il suo carico inquinante a ridosso della costa del Giglio e invece di applaudire insieme alla popolazione e ai turisti sul molo di Giglio Porto per l'arrivo dei mezzi navali e delle grandi attrezzature che la Titan-Micoperi si accinge a predisporre attorno alla nave per metterla in sicurezza il Codacons che fa?
Fa la spia con sub clandestini sul pulviscolo marino del fondale dove è appoggiato il relitto costruendo falsi allarmismi e creando ansia aggiuntiva a quella già grande che c'è.
Fa benissimo il Sindaco del Giglio a stigmatizzare duramente un comportamento del genere di un organismo come il Codacons che dovrebbe avere invece il compito di curare gli interessi veri e concreti della gente e dei consumatori.