Una nuova poesia di Tonino Ansaldo che ancora una volta sceglie GiglioNews per presentarla ufficialmente ai gigliesi ed agli amanti della nostra isola. Per chi volesse leggere i versi pubblicati negli ultimi anni, può visitare l'apposita pagina LE POESIE DI TONINO ANSALDO.
Oggi il poeta ci racconta il Giglio ai tempi degli antichi romani attraverso i suoi versi dedicati ad un manufatto di granito scolpito, opera d'arte la cui datazione si perde nella notte dei tempi.
Ad una bitta vergine e integra Tonino chiede di raccontarci quei tempi in cui il suo foro, avvinto di cime, fungeva da intatto appiglio per le navi a remi, biremi e con le vele quadre ormeggiate nel nostro porto romano.
Quella bitta, che un tempo era naturalmente posta in posizione verticale, oggi giace supina in punta al molo verde, perdendo, come sconfitta, il suo storico ruolo. Quella bitta che, riemersa e risorta dai fondali del porto durante i lavori di scavo di qualche anno fa, rappresenta, secondo il poeta, il più vetusto cimelio di tutta l'isola.
Neanche una scritta posero, si rammarica Tonino, per ricordare il valore di una creatura d'arte remota che oggi risulta quasi nascosta ed anonima agli incolti, che non ne conoscono la storia, ma anche ai colti che appaiono ignari della sua potenza.
LA MAGNIFICA VERGINE
Raccontaci
o granito scolpito
creatura d'arte remota
d'un isola tosca ...
Raccontaci
quel tempo
o vergine, integra bitta
quell'era
di remi, biremi
poi quadre vele
nel vento di bufera.
Ove
intatto appiglio
nel tuo foro
da cime avvinto
potea sicuro stare
nel romano approdo
quel roman naviglio.
Ove
in quel tempo
verticale apparivi
o vergine bitta.
Quivi adesso
in punta al verde
supina, giacente
la storia si perde
sconfitta.
Ed eccoti
dal portuale mar
Venere e vergine
riemergi, risorgi,
ritorni e ti poni
come più vetusto cimelio
dell'isola tutta.
E neppur
te accanto
posero scritta.
Creatura d'arte remota
d'un oasi tosca
e fosca rimani,
nascosta.
Agli incolti
anonima resti
o magnificenza.
Ai colti ...
Ignari
di tanta potenza.
Tonino, maggio 2023
Molto bella questa poesia! Io conosco quel reperto perché me lo hai mostrato tu Tonino e me ne hai spiegato la provenienza. In effetti andrebbe valorizzato con una lapide esplicativa poiché così passa inosservato"...la storia si perde sconfitta". E non solo questo antico reperto...tutto l'antico passato di questa magnifica isola rimane nascosto, mi riferisco per esempio ai resti presenti alla cala del Saraceno ...il turista passa, ammira il mare non immaginando neppure che lì sotto c'è un pezzo della nostra storia antica!