Cari Amici

Ho maturato in questi ultimi tempi dentro di me un senso del dovere verso le mie origini che mi porta a rivedere la mia partecipazione politica nel Pdl.

La mia storia personale è quella di un uomo di destra, liberale e democratico. Ideali politici che, al di là delle sigle partitiche, rimangono nella mia convinzione personale e che non si sono affievoliti in questa epoca di crisi identitaria. I miei valori che mi hanno sempre spinto alla partecipazione politica sono ancora quelli della mia gioventù che, a vent’anni, mi spinsero a partecipare alla vita politica dell’ Msi. Poi, con la maturità sono cambiate le sigle politiche, i leaders, e con vigore e convinzione ho partecipato alla nascita di Alleanza Nazionale prima e del Pdl poi.

Oggi  si è aperta nuovamente in Italia la possibilità di creare le condizioni per un nuovo partito di destra e il mio sentimento mi porta in quella direzione. Per questo mi riconosco nella formazione politica di “Fratelli d’Italia” creata da Giorgia Meloni. Un partito politico che si dichiara di destra, di quella destra democratica e sociale che non confligge con la cultura liberale; un partito che intende recuperare l’eredità di quella che fu l’esperienza di An ma con ancora più spirito partecipativo venuto dalla base, senza  più tatticismi né decisioni prese da pochi, sopra la testa dei cittadini. Ritornando a fare politica come avevamo imparato nelle vecchie sezioni in strada tra le persone, per ascoltare i loro problemi, le loro ansie e paure e per condividere insieme percorsi partecipativi che faccia sentire ognuno protagonista della vita politica di un paese come dell’intera Nazione.

In questi anni di militanza nel Pdl ho avuto modo di incontrare iscritti e simpatizzanti provenienti da altre esperienze politiche e culturali che mi hanno permesso di accrescere la mia persona e di allargare la mia visione politica. Per questo ringrazio tutti gli amici e le amiche del Pdl che ancora fanno politica con convinzione di ideali e chiedo loro di comprendere la mia scelta dettata non da ragioni di contrasto ma solo dalla volontà di far rinascere e crescere una forza politica autenticamente di destra che possa rafforzare la coalizione nel suo insieme per rappresentare una valida alternativa di governo alle sinistre.

Non si legga questa decisione come una fuga, non lascio certo la barca quando è in difficoltà. Anzi, la mia storia personale garantisce sull’esatto contrario. E la mia volontà di rendere nota la decisione dopo il buon risultato del Pdl alle ultime elezioni ne è testimonianza.

Sono tuttavia consapevole che il mio impegno futuro debba andare verso la costruzione di una forza politica che non si vergogni di dichiararsi di destra e per questo intendo impegnarmi. Già la mia partecipazione all’associazione “Italia vera”, presieduta da Barbara Benedettelli, di cui, con grande orgoglio, sono socio onorario è testimonianza concreta per la costruzione di questo progetto politico. Che non è finito dopo le elezioni, ma che adesso deve proseguire in ogni angolo del Paese. Ed io mi sento in dovere di parteciparvi attivamente.

Raccogliendo l'appello di Marcello Veneziani che recentemente ha invitato gli uomini di destra a raccogliersi, a non disperdersi in mille rivoli, ma a partecipare intorno ai suoi valori fondativi, oggi ancor più di ieri la destra ha bisogno di tutti i suoi figli, e per il nostro amor patrio e senzo di abnegazione chi ci distingue siamo chiamati a rispondere alla chiamata e l'Italia chiamò.

Pellegrini Mario