GRUPPO DI MINORANZA CONSILIARE "PROGETTO GIGLIO"
Nomina Giunta Comunale
La nuova Giunta che nel Consiglio Comunale d'insediamento è stata varata ci stupisce molto e stupisce molto anche tutta l'Isola del Giglio, sia quella che appoggia l'attuale Maggioranza (il 55%) che quella che ne ha bocciato l'operato degli ultimi 5 anni (il 45%).
Essa sembra scaturita più da una politica di accordi pre-confezionati che dal rispetto dell'Elettorato e degli indirizzi dati dalle urne.
E' la prima volta che la Giunta Comunale è formata da Assessori Esterni ed è la prima volta che persone rientrano dalla porta di servizio dopo essere uscite da quella principale.
Nel caso specifico del Vicesindaco ed Assessore Sig. Mario Pellegrini apponendo la sua firma al provvedimento di nomina il Sindaco Ortelli ha aperto ufficialmente la "crisi della sua maggioranza politica".
Nel corso di quest'ultimo quinquennio il Sindaco ha sempre elogiato politicamente il Pellegrini, specialmente quale componente (politico) dell'Osservatorio di Monitoraggio per la Concordia, Organo Collegiale costituito solo da Tecnici ad eccezione del nostro rappresentante.
A maggior ragione il Suo operato (del Pellegrini) doveva essere sottoposto al giudizio degli Elettori ed in seguito, una volta fosse stato eletto, sarebbe stato legittimato dall'Isola a ricoprire qualsiasi carica prevista (ricordiamo che nel 2009 con 8 Consiglieri eleggibili in Maggioranza, contro gli attuali 7, fu l'ultimo eletto con 1 solo voto in più di preferenza).
Se il Sindaco riteneva indispensabile (ma è tutta da dimostrare) la presenza del Vicesindaco nell'Osservatorio di Monitoraggio per la Concordia lo poteva riconfermare ma solo dopo l'inserimento in Lista e la Sua, eventuale ma non scontata, elezione. Se poi, come si sente dire, è un incarico a tempo allora poteva poi dimettersi in seguito lasciando il posto ad altro Consigliere non eletto.
Stona ancor di più la nomina a Vicesindaco nei confronti degli altri Consiglieri e della Lista Orgoglio Gigliese che evidentemente non è in grado di trovare al suo interno esponenti in grado di rivestire tale carica e, conseguentemente di ricoprire quella di Assessore visto che anche l'altro Assessorato è stato conferito al Sig. Davide Stefanini, lui sì bocciato anche dalle urne e non eletto.
Un'ultima annotazione sulla delega a Sport, Caccia e Pesca che riteniamo totalmente inopportuna visti i recenti fatti che hanno coinvolto l'attuale Vicesindaco con il Corpo Forestale dello Stato.
Paola MUTI, Guido COSSU, Gabriello GALLI
Caro direttore, in quanto legato, come Lei ben sa, da molti anni e per molte ragioni, al Giglio, ancorché non ne sia cittadino, mi duole, come Repubblicano-mazziniano e, quindi , nel mio piccolo, espressione storica di “minoranza” nel contesto del Paese, schierarmi, ancora una volta, contro l’opposizione in quel dell’isola. E questo mi dispiace soprattutto perché, qualche tempo fa, subito dopo i risultati elettorali, avevo apprezzato, e lo scrissi, la dichiarazione di Paola Muti, che, nel prendere atto della sconfitta della sua lista, dopo aver augurato ai “vincitori” buon lavoro, aveva gagliardamente asserito che lei ed i suoi avrebbero svolto con lealtà e correttezza il delicato, quanto fondamentale, ruolo di minoranza. Purtroppo, già alle prime battute m’è parso che sia avvenuto diversamente. Ragion per cui, non ostante il mio cuore batta storicamente a sinistra, nutro seri timori per ciò che avverrà in futuro. La prima cosa, infatti che la minoranza ha fatto è stata quella di contestare, a mio parere, assai pretestuosamente, in quanto trattavasi di atto puramente formale, l’insediamento del Consiglio e della Giunta. Agli atti significativi ed ostativi d’un corretto gestire la “Cosa pubblica”, ci si deve fermamente opporre, e non già a pure questioni di metodo, magari anche innovative rispetto alla prassi, ancorché nulla d’innovativo, nella fattispecie, mi pare fosse stato introdotto. Cosa mai sarebbe, tra l’altro, cambiato se Ortelli, avesse convocato ed insediato i due organi qualche giorno dopo? Assolutamente niente! Perché, quindi, gettare parole al vento o, come dicono a Napoli, “fare ammuina”? E’ questo, dunque, il nuovo modo d’esercitare il ruolo di minoranza? (credo d’essere abbastanza “ferrato” e “scafato”in materia per poterlo, retoricamente chiedere alla minoranza). Questi atti, secondo me, sono solo schermaglia, senza neppure un pizzico di Dialettica: ossia chiacchiere che, non solo lasciano il tempo che trovano, ma neppure guadagnano consensi in vista di future “rivincite”. Al cospetto di questo primo atto, mi sono, comunque, detto: “Trattasi d’un incidente di percorso,…all'inizio, bramosi di fare e di farsi vedere, sono partiti con il piede sbagliato “sgommando”… Ma vedrai che, ora, con tutti i problemi da risolvere che ci sono al Giglio, cominceranno a fare sul serio”. Invece, cosa mai ti leggo, quale atto propedeutico rispetto a qualsivoglia disegno d’opposizione? Leggo che, evidentemente in base a loro intime “paturnie”, che non è dato sapere e che non hanno né capo né coda, in termini di rispetto delle “regole” deontologiche d’una vera opposizione, contestano al Sindaco, Sindaco che, oggi, rispetto ad un passato non ancora remoto, gode di potestà estremamente rafforzate, la nomina di questo o quello a questa o quella carica o funzione. Dovrebbero ben saperlo che, secondo la “nuova” normativa, che personalmente non condivido, il Sindaco, è diventato sostanzialmente un autocrate (al punto che, una volta eletto, è praticamente impossibile, a meno che lui stesso non voglia, più o meno spontanemente, dimettersi, “schiodarlo” dal suo scranno – vedasi, quale esempio al riguardo, la vicenda del Sindaco berlusconiano di Parma che, qualche hanno fa, nemmeno la Magistratura, che gli contestava pesanti reati, riusciva a rimuovere dalla poltrona). Autocrate che, in quanto tale, può fare il “sia il buono che il cattivo tempo”, specie in materia di nomine dei suoi più stretti collaboratori, siano o non siano stati eletti. E, poi, che cosa vogliono, a cosa tendono con queste, a mio parere, “insulse” prese di posizione, quando contestualmente agli attacchi contro il Sindaco per le “vicende” relative al suo vice ed all’Assessore, affermano, con sicumera, che, con questi atti d’imperio sconsiderato, Ortelli ha praticamente sancito la sua debacle e quella della sua Giunta? Se ne compiacciano ed attendano fiduciosi che gli si aprano le “porte del Paradiso”, ove entreranno tra salmi di gloria, tappeti di palme e trombe squillanti, mentre il “nemico”, colpito dalla giustizia popolare, precipiterà nella “Gheenna”. E, poi, è forse una colpa quella d’aver nominato, tra una pletora di membri d’un Comitato Tecnico che dovrebbe presiedere alle sorti della Concordia, un “POLITICO”, in rappresentanza del Comune?. Cosa mai pensano? Pensano forse che, soprattutto alla luce del coacervo di proclami e dichiarazioni, di pura matrice politica, che ogni giorno, dall’alba al tramonto, assillano i Gigliesi ed i non Gigliesi, in merito alla sorte della Concordia, un Politico sia un “reietto”?. Non è, in fondo, politica la “decisione fatale” che verrà od è stata già presa? Non ha forse diritto il Sindaco Ortelli, in nome e per conto dei cittadini del Giglio, di farsi rappresentare da qualcuno di sua fiducia che, pur non essendo un tecnico (quanto ai tecnici, vorrei maliziosamente suggerire d’andare a spulciarne i curricula, per vedere quanti di loro lo siano veramente, ovvero come tali siano stati “indicati”), sia in grado, politicamente, di far sentire, pesare e valere, dopo quella di chi rappresenta i morti, la voce “economico-politica” di tutti quelli che, per il vezzo d’uno sciagurato inchino, hanno subito, in corpore vili, il maggior danno?. Gian Piero Calchetti