COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA
Bloccare il turismo macabro
Mentre i soccorritori svolgono le proprie attività con professionalità e competenza per la ricerca dei dispersi di Costa Concordia, a Giglio Porto si sta registrando un eccezionale afflusso di turisti nell'Isola, in un periodo nel quale le presenze turistiche sono solitamente inesistenti.
Sono - è ovvio - le persone “amanti” del turismo macabro che fanno foto con macchine digitali e telefonini a getto continuo, da ogni posizione, per fermare l’immagine di quella prigione di acqua e lamiere in cui molte persone hanno trovato la morte o sono disperse.
Si sono potute notare coppie con figlio su passeggino che hanno fatto uno spuntino e poi si sono godute il macabro spettacolo. Sono queste le immagini, quelle dei turisti dell’orrore al Giglio, che contrastano con le attività dei soccorritori e delle Forze di Polizia a terra che sono obbligate a lavorare nel ristretto spazio dell'area portuale.
Una situazione che comporta notevoli disagi alla popolazione residente che si vede fortemente penalizzata soprattutto nella consueta mobilità marittima, necessaria non solo per le normali attività che richiedono lo spostamento in terraferma, ma anche per delicate questioni di ordine sanitario.
Una situazione, quella descritta, cui si può e si deve porre rimedio, attraverso appositi provvedimenti finalizzati a vietare l'accesso nell'Isola a chiunque possa costituire inutile e pericoloso intralcio alle operazioni di soccorso.
Ovviamente il provvedimento che si chiede dovrà contenere, ad esempio, deroghe per i cittadini residenti, per le persone proprietarie di alloggi al Giglio iscritte nei ruoli comunali delle imposte di nettezza urbana, per il trasporto merci, per i mezzi di soccorso, autoambulanze, carri funebri, veicoli dei servizi di polizia e antincendio ed ogni altro servizio di pubblica utilità.
Con queste poche righe, ci rivolgiamo al signor sindaco Sergio Ortelli affinché adotti opportune ed appropriate iniziative finalizzate ad interrompere il cosiddetto turismo lugubre; un provvedimento, quello richiesto, necessario e doveroso per il rispetto che si deve a questa tragedia che ha sconvolto e commosso il mondo intero.
Sono pienamente d'accordo con questa richiesta fatta dagli amici della minoranza, purtroppo è un luogo comune che quando capitano queste disgrazie (vedi anche terremoto dell'Aquila) i cosidetti "turisti del macabro" sembra che si divertano ad andare a visitare i luoghi delle disgrazie! Per carità, ognuno è libero di fare quello che vuole, ma ci vuole anche rispetto soprattutto nei riguardi delle persone che attendono notizie dei loro cari dispersi.
CARLO CENTURIONI