OPERE PUBBLICHE: progettazioni interne e risparmi certi. Troppe progettazioni esterne. Gli “scheletri nell’armadio”? Fantasia pura del sindaco. Il Giglio può crescere solo con la collaborazione altro che “polemiche pretestuose”

Leggo su LA NAZIONE del 14 dicembre u.s., un comunicato nel quale si da notizia che è stato “APPROVATO dalla Giunta Ortelli, relativamente al Centro Culturale di Giglio Porto, un progetto preliminare-definitivo che riguarda l’area della ex scuola media. L’opera è già inserita nella programmazione triennale e ha un costo complessivo di 697.000 euro già finanziato”.

Si è reso necessario fare un’immediata precisazione per riparare, ritengo all’imprecisione (involontaria) del giornalista, poiché il progetto fu approvato dalla precedente Amministrazione nel gennaio 2009 e redatto dall'Ufficio Tecnico tra ottobre e dicembre 2008, successivamente venne approvato dalla Soprintendenza Archeologica il 16 dicembre 2008.

Ovviamente il motivo di questo intervento non è tanto quello di mettere in risalto l’ imprecisione giornalistica, quanto approfittare dell’ occasione per ribadire un concetto molto importante circa le metodologia di affidamento degli incarichi, cui il sindaco Ortelli non concorda.

Intanto rilevo che il “Programma di Governo” cui fa riferimento il Sindaco è migliorabile in ogni tempo ed il modo di lavorare dell’ Amministrazione dovrebbe essere sempre quello di utilizzare il personale dipendente: (ingegneri e/o architetti, quando è possibile), con progettazioni interne all’Ente, limitando il più possibile gli affidamenti esterni. Questa dovrebbe essere la REGOLA COSTANTE e NON L’ECCEZIONE, riconoscendo, per legge, ai dipendenti interessati, una percentuale dell'importo di contratto dell'opera in ragione del 2% circa. In questo modo l'intero quadro economico ne trarrebbe grande beneficio (economico), per effetto della minore spesa progettuale, si avrebbe, cioè, un risparmio complessivo di circa il 25- 35%. Conseguentemente si otterrebbe reali risparmi da utilizzare a vantaggio dei costi delle lavorazioni, ovviamente premiando anche il personale interno.

Ma il concetto che ha spinto e che dovrebbe spingere ancora l’Amministrazione Comunale ad agire in questo senso, non è solo questo, poiché nel caso in cui l'Ufficio Tecnico si occupa delle progettazioni, esso si pone quale MOTORE dell'Amministrazione Comunale e svolge quel ruolo proprio, regolatore e gestore del territorio, nonostante che, il carico di lavoro c’è sempre stato anche in passato.

Questi concetti, nel quinquennio passato sono stati una regola applicata in moltissimi casi, ovviamente quando ciò è possibile, anche se c’è consapevolezza che non sempre tutto può riuscire al 100%. L’ eccezione c’è sempre e spesso è giustificata dalle circostanze, dalle necessità o da specifiche competenze ed esperienze (progetto interno Torre del Porto, stazione ecologica loc. Le Porte, etc.), ma nel passato possiamo ricordare come svolti dall’ Ufficio Tecnico molti dei progetti qualificanti della stessa amministrazione: la ristrutturazione dell’ ambulatorio del 118, varie altre operazioni come la sistemazione degli ambulatori di Castello, i piccoli abbattimenti, le pensiline bus, per finire con i progetti preliminari per le scuole di Castello e Porto, che hanno permesso di ottenere il finanziamento regionale con il quale presto o tardi lo stesso Ortelli potrà farci i lavori. Anche il progetto del rifacimento della piazzetta di Campese fu fatto dal personale dipendente dell’Ufficio Tecnico ed ottenne già tutte le autorizzazioni del caso: anche per questo abbiamo saputo che è stato affidato o si stà per affidare un nuovo incarico (per non dire doppio) per il rifacimento di tutto l’ arredo di Campese, piazzetta compresa; progetto per opera da milioni di euro e che quindi richiederà grossi oneri da pagare a favore del progettista.

Altro esempio importante del concetto sopra espresso, è e rimane proprio il progetto del Centro Culturale di Giglio Porto, redatto nel 2007, dove l'ufficio Tecnico Comunale ha progettato l’opera pubblica avvalendosi di professionalità esterne solo in via propedeutica all'attività (topografo, geologo, strutturista, architetto per la definizione di dettagli, archeologo); questo ha portato un risparmio considerevole dei costi professionali, anche se solo in via parziale (il risparmio fu stimato in € 80.000,00 circa sui costi professionali); procedimento a cui si arrivò solo in coda ad un processo di ristrutturazione di tutta l'organizzazione dell'ufficio e dei procedimenti pregressi che incombevano sulla tempistica e sui buoni propositi.

Quando si mettono le cifre nero su bianco si capisce bene di quanti soldi stiamo parlando, e questo per ogni progetto. In altre parole, utilizzando il personale interno sarebbero tutti soldi che rimarrebbero nelle casse del Comune. Assegnando incarichi esterni, per ottenere gli stessi risultati, dobbiamo invece pagare grosse cifre a persone esterne. Quindi il ricorso alle professionalità esterne dovrebbe essere ridotto ai casi in cui l’ UTC ed il personale ad esso in carico non siano in grado di svolgere quanto richiesto, altrimenti non si comprende il motivo di una assegnazione così sistematica delle progettazioni che costerà decine, per non dire centinaia di migliaia di euro al Comune, cioè ai gigliesi.

Qui non si contesta un incarico in particolare, ma il sistema che la Giunta Ortelli sta mettendo su in generale e che vede sperperare moltissimi soldi per opere milionarie che con ogni probabilità non verranno mai fatte, ma i progetti andranno comunque pagati, come ad esempio quelli dei parcheggi del Porto e del Castello e della strada del “Dolce”, all’ epoca assegnati sempre da Ortelli e che oggi sono tutti “decaduti” in seguito sentenza TAR per una iniziale “mancanza di una personale comunicazione di avvio del procedimento…”, verificatasi nel 2004 quando Ortelli era capogruppo di maggioranza nell’Amministrazione Landini.

Quanto agli “scheletri nell’armadio” cui fa cenno il sindaco, sono certo che si tratta di pura fantasia, mentre tutti i consiglieri di minoranza sono consapevoli che il Giglio può crescere solo con la collaborazione seria – come in questo caso - altro che “polemiche pretestuose”.

Suvvia ... signor Sindaco.

Attilio Brothel – ex sindaco di Isola del Giglio