GRUPPO DI MINORANZA CONSILIARE
ISOLA DEL GIGLIO

Il mancato rinnovo (o conferma) del Collegio Ambientale  mostra una debolezza politica  e amministrativa.

Come molti ricorderanno, effettuammo un primo intervento, segnalando l’anomala situazione del mancato rinnovo ( o la conferma) del Collegio Ambientale.

Il ''Collegio'' è l’Organo del Comune preposto all’esame dei progetti e di pratiche edilizie e deve obbligatoriamente rilasciare una autorizzazione paesaggistica prevista dalla normativa vigente, per il successivo inoltro alla Soprintendenza dei Beni Ambientali di Siena (Ministero dei Beni Culturali), ai fini del rilascio dei titoli abilitativi alla realizzazione di opere edilizie.  

C’è da aggiungere che, con l'approvazione e pubblicazione del Decreto -Legge 1 luglio 2009, n. 78 recante "Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini, è stato prorogato al 31 dicembre il regime transitorio di autorizzazione paesaggistica in capo ai Comuni; pertanto  fino a fine anno 2009  la normativa rimane .

Tutte (o quasi) le Amministrazioni Comunali che si sono rinnovate in seguito alle elezioni amministrative del giugno 2009  hanno provveduto tempestivamente  al rinnovo (o alla conferma) del Collegio Ambientale.

Nonostante il tempo trascorso e le sollecitazioni della minoranza consiliare e dei cittadini  interessati, a quanto sappiamo, questo “Collegio” non è stato né rinnovato né confermato, cosicché questa inadempienza comporta sicuramente gravi disagi , sui quali l’Amministrazione Comunale – a quanto pare -  non  intende assumere decisioni.

Una situazione che, più il tempo passa più diventa paradossale e di fatto “congela” le istanze presentate dagli interessati presso l’Ufficio Tecnico Comunale, con il conseguente fermo dell’attività edilizia ( e ciò è fortemente dannoso per tutti, Comune compreso).

In questa situazione di “stallo amministrativo” del Comune nessuno ne beneficia ed ancorchè gli operatori edili, possono rimanere danneggiati i professionisti e peggio ancora il Comune per possibili rivalse.

Il dubbio è  molto semplice da spiegare perché chi conosce bene  le procedure, dal 1 gennaio 2010 potrebbe invece “saltare” l’ esame da parte del Collegio Ambientale ……. evitando eventuali rilievi (insormontabili !) di tipo  “paesaggistico”,  sulle istanze presentate da parte dei componenti dell’Organo Collegiale del Comune? 

Questo potrebbe agevolare  qualche pratica giacente presso il Comune che, se non esaminata  nei tempi previsti dalla norma, il richiedente potrebbe optare per la surroga alla Soprintendenza dei beni AA.BB. di Siena (Ministero dei Beni Culturali) ovvero, in caso di inadempienza da parte del Comune entro certi termini, la pratica di un cittadino potrebbe essere inviata direttamente a Siena, di fatto scavalcando l’ Ente Locale. Questo potrebbe accadere per vari motivi.
Potrebbe essere, ad esempio, un modo calcolato da qualcuno per risolvere il "problema" finalizzato ad  ottenere il parere direttamente dall'organismo preposto, in certi casi, saltando a piè pari , il parere del Collegio Ambientale per poi proseguire (magari) con una   semplice ed elementare DIA (Dichiarazione di Inizio Attività).

Conclusivamente questa incredibile inadempienza genera il sospetto che si voglia evitare adempimenti che oggi sono doverosi e obbligatori e, al tempo stesso mostra una debolezza politica e amministrativa mai registrata al Giglio nel corso di decenni di attività da parte delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute.

Gruppo Consiliare di Minoranza