Una nuova poesia di Tonino Ansaldo che ancora una volta sceglie GiglioNews per presentarla ufficialmente ai gigliesi ed agli amanti della nostra isola. Per chi volesse leggere i versi pubblicati negli ultimi anni, può visitare l’apposita pagina LE POESIE DI TONINO ANSALDO.
Oggi il poeta, con i suoi versi, entra nel dibattito che sta avvenendo in questi giorni sul progetto Life Let's Go Giglio che prevede l'eradicazione dei mufloni dal territorio isolano. E lo fa esaltando la bellezza dell'animale "che di corna come corona porta il vanto", presente al Giglio da quasi un secolo, importato dai proprietari di una riserva sul "nero sasso vulcanico" del promontorio del "Franco". Si scaglia, Tonino, contro l'essere umano, a detta sua "malvagio", che si appresta ad eradicarlo lasciando gli isolani, dopo la scomparsa degli asini, orfani di un'altra bestia a loro cara.
LAGGIU’ SUL “FRANCO”
Lascia che sia,
O malvagio,
libera per la sua via
E viva...
Quell'isolana bestia
Che da un secolo
Respira
Il verdeggiante assai...
E traversa
I suoi minuti boschi
Della scura sua isola diversa.
Che di corna
come corona
Porta il vanto.
Laggiù su quel nero sasso
suo vulcanico “Franco”...
Che pria ancor
D'un granito masso
Fuor venne dalle spume
Nell'imman sconquasso.
Lascia che sia,
O malvagio,
Che sol di moschetto appresso
Ti senti in agio.
Lascia che sia,
Libera per la sua via
E viva...
Quell'isolana bestia
Ove ad alcun appar nociva.
Eppur strano sembra
Ch'adesso sia.
Eppur strano sembra
Poscia un secolo
Poiché mai è stata via.
Lascia che sia,
O malvagio umano,
Poiché orfani già siamo
D'un equino ormai lontano.
E guai...
Se dell’asino
Farai gemello
Il muflone,
Nostro,
Gigliese
E bello.
Tonino, il Barbottone
Come sempre sei presente con i tuoi splendidi versi, da cui traspare l'amore enorme per la tua terra, ma anche il dolore per scelte assurde e crudeli del "malvagio". I tuoi versi sono come pennellate che con maestria imprimono sulla carta scorci di storia, pezzi di isola, natura da amare ... indignazione e sofferenza .... Fatevi sentire a gran voce isolani! Possibile non poter trovare una soluzione diversa, magari rinforzando e risistemando i recinti che da sempre hanno contenuto il problema? E così animali ignari devono pagare le conseguenze dell'incuria umana? Non ci sono parole....ma nel cuore spunta la rabbia come traspare, carissimo amico, dai tuoi nobili e saggi versi....
Io e mio marito siamo stati per la prima volta quest'anno nella meravigliosa Isola del Giglio ce ne siamo letteralmente innamorati sia per la sua incantevole bellezza che per la cordialità e accoglienza dei suoi abitanti. Abbiamo saputo della volontà di abbattere queste creature... ma perché??? Non ci sono altre soluzioni al problema se c'è un problema? Sicuramente se torneremo al Giglio sarà con tristezza.....
Caro Tonino purtroppo, in un mondo di banche e di interessi, la nobile arte della poesia, il sapiente pensiero della filosofia e la dolcezza della natura non hanno più campo. Oggi prevalgono "i giganti della montagna" di pirandelliana memoria. Ma!