Bisogna aver la pazienza di andare a rintracciare le notizie, farò dei copia incolla al fine di chiarire alcune cose apparse sui giornali.

1° I rappresentanti del consorzio Titan Micoperi, incaricato del recupero del relitto, hanno relazionato sui lavori svolti fino a questo momento e hanno confermato che per loro sarebbe possibile dare il via, entro la fine di luglio, alla fase di messa in sicurezza della nave per scongiurarne lo scivolamento. Un’operazione che dovrebbe concludersi entro la fine di agosto. se slittamento c'è stato nei tempi, si è trattato di 20 giorni solo per il discorso perforazioni, poichè per un lavoro così delicato è stato necessario contattare 2 società, la prima italiana che si occuperà dei pali più piccoli la seconda inglese per quelli più grandi.

2° L'accusa del Giglio: "Attorno alla nave si è innalzata un'inspiegabile cortina di omertà" (panorama) fuorché, sempre per 20 giorni dal 16 luglio al 3 agosto c'è stato un momento di pausa nell'incontro con la popolazione e l'osservatorio, quando si parla di omertà forse sarebbe il caso di rivolgersi verso altre situazioni non certo quella che riguarda la Concordia. Ciò che Panorama riporta come detto dall'Assessore Rossi mi sembra abbia lo stesso filo conduttore di ciò che lo stesso Tirreno ormai da giorni segue, si ha l'impressione che siano loro con scopi sconosciuti, coloro che desiderano mettere i bastoni tra le ruote a questo intervento di rimozione. Non si riesce a capire per quale motivo si vada a cercare il fango per poi buttarlo addosso alla popolazione gigliese, Legambiente continua a fare richieste di partecipazione attiva all'osservatorio, Legambiente sarà il caso che se ne stia a casa, il Giglio vuole che la nave vada via, poi mi domando ma da quando legambiente si preoccupa a chi verranno affidati i lavori finali della demolizione della nave?

3° I tempi di spostamento del relitto slittano ancora. Tra la rabbia del sindaco e la felicità di alcuni gigliesi di Nadia Francalacci (panorama) in questo articolo ancora più sconvolgente si presenta una popolazione ben felice di ciò che accade, la distanza tra i pensieri del Sindaco e quelli dei commercianti gigliesi del porto viene ben evidenziata con interviste a persone che sinceramente a parte una non conosco, Alessandro albergatore, Rita commerciante, Cristiano che non si capisce cosa faccia all’isola se sia un’abitante o un altro commerciante, se è il Cristiano che penso ... quanto al Sindaco non credo assolutamente che fosse all’oscuro di ciò che viene detto e fatto. 

Ho sempre sostenuto e continuerò a sostenere che non è importante la tempistica, se slitta di alcuni mesi, l’importante e che la nave vada via intera senza lasciare niente all’isola. Per la pace degli ambientalisti le classiche "nacchere" sono state trasportate in un luogo sicuro per loro, per la posidonia si farà altrettanto, ma a nessuno viene in mente che per poter fare anche queste cose che considero più che giuste per tutelare l’ambiente, i lavori si devono fermare per permettere agli operatori di salvaguardare le nostre specie protette? Allora lo slittamento è consentito, avere invece finalmente in mano tutti i contratti con le società che opereranno per la parte della rimozione, e questo non richiede certo una telefonata per chiedere” SCUSA QUANTO ME LA METTI LA RIMOZIONE? Credo che sia arrivato il momento di chiudere la bocca e fermare la mano di alcune persone, che portano un danno inimmaginabile all’isola e ai suoi abitanti, veniamo descritti come felici di questa situazione, che stà portando un rientro economico tale da non farci sentire la crisi che attanaglia tutta la nazione intera, della quasi felicità che ci vogliano ancora altri mesi in più per poter portare via la Concordia.
Quando Greepeace e codacons sono andati a "verificare" hanno interrotto i lavori, non mi preoccuperei del mare ma di chi continuamente vuole verificare cose che l’osservatorio costantemente ci illustra nei suoi incontri. p.s. tutte le cose riguardanti le perforazioni le società i contratti sono stati detti durante l’incontro con l’osservatorio della Dottoressa Sargentini