L’assessore alle infrastrutture per la mobilità, logistica, viabilità e trasporti Luca Ceccobao è rimasto solo o quasi. Oltre un milione e settecentomila Toscani hanno votato contro la cessione ai privati del 40% dei servizi pubblici di primaria rilevanza economica compresi i trasporti.

La raccolta delle firme all’Elba contro il monopolio sta riscuotendo un grandissimo interesse tra la popolazione con risultati numerici mai ottenuti prima d’ora, i partiti di opposizione (Lega Nord, PDL e Udc) richiedono una commissione d’inchiesta sulla gara, i partiti di maggioranza (compressa una parte del PD) chiedono un ripensamento e un’analisi più accurata, gli abitanti dell’Arcipelago gli manifestano contro, le associazioni di categoria ricorrono al garante contro la sua scelta. Gli esclusi dalla gara ricorrono al T.A.R. per ottenere giustizia. 

L’unico a non avere dubbi sulla gara è lui. L’unico a credere ancora che la privatizzazione così concepita sia giusta è solo lui, Luca Ceccobao. Ma perché?

Perché l’assessore continua ostinatamente nella sua decisione, contro tutto e tutti? Quale superiore interesse sta tutelando? Quello dei cittadini sicuramente no! E allora? Politicamente, quanto sta perseguendo, è un suicidio; va contro i cittadini elettori dell’arcipelago e della Toscana ed alla maggioranza dei partiti di opposizione e buona parte della maggioranza. Non dialoga con nessuno, non ascolta nessuno, pieno delle sue certezze conferma: “La gara non verrà annullata”.

Cerchiamo di dare una logica a quello che apparentemente una logica non ha: dopo aver addossato falsamente la volontà di privatizzare Toremar alla comunità Europea, contrariamente a quanto realmente richiesto dalla stessa, la Regione dietro l’abile regia del nostro assessore Luca Ceccobao ha redatto un bando altamente discriminante.

Al bando partecipano 11 fantasmi (non sono ancora stati svelati i nomi) ma alla fine come abbiamo dichiarato più volte “ne resta solo uno”. Infatti, alla fine è rimasta la società che noi dichiaravamo vincente già dalle prime notizie sul bando: non siamo dei veggenti ma conosciamo l’ambiente e i mezzi persuasivi di certe realtà soprattutto verso certi enti pubblici asserviti a interessi privati.

Ma l’interesse dell’assessore tanto determinato nel portare a termine l’operazione, quale è?

L’affidatario provvisorio della Toremar è la società Moby S.p.A. Questa azienda, come illustrano le cronache finanziarie, è fortemente esposta con delle banche; una delle banche creditrice è il Monte dei Paschi di Siena. La banca si è esposta ulteriormente per il debitore Moby anche in occasione del bando Toremar, fornendo sul filo di lana il 50% (€ 8.730.240,50) della fideiussione alla Moby per partecipare alla gara per la privatizzazione di Toremar stessa.

L’assessore dichiara: “Dal 2001 faccio parte della deputazione generale della fondazione Monte dei Paschi di Siena”. Chiaramente se Toremar verrà acquisita dalla Moby il Monte dei Paschi di Siena avrà più opportunità di recuperare il proprio credito. Anche se attualmente l’assessore Luca Ceccobao, per l’impegno politico, non è più presente nella Fondazione M.P.S., può essere soggetto ad un conflitto d’interesse visto il ruolo avuto presso l’istituto di credito? È forse questo che spinge l’assessore a non ascoltare le critiche o i suggerimenti che giungono da più parti?

La cronaca giudiziaria degli ultimi tempi ci ha mostrato come un contributo per la continuità territoriale di un milione l’anno abbia generato interessi terzi illeciti; con un contributo di oltre 13 milioni l’anno non sarebbe opportuno fugare ogni dubbio di interessi terzi e di conflitto di interesse?

Florio Pacini
Italia dei Valori
Isola d’Elba