Concordia: Orlando, relitto resta in Italia
Legambiente: “Bene ministro Orlando. I rifiuti non si esportano”
Legambiente plaude al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando sulla necessità di tenere in Italia il relitto della Concordia. “Quella del ministro Orlando è una posizione giusta e sacrosanta: i rifiuti non si esportano e un paese civile e industrializzato come l’Italia deve dare l’esempio smaltendo in casa propria questo immenso rifiuto galleggiante che ha sfregiato l’isola del Giglio. La riuscita della rotazione del relitto ha dimostrato che nel nostro Paese ci sono adeguate competenze e professionalità. Ora occorre procedere con la fase due perché lo smaltimento del relitto in Italia non è impresa impossibile, anzi rappresenta l’occasione per la nostra Penisola di sviluppare e attrezzare un polo all’avanguardia nel Mediterraneo per rottamare in maniera sicura le grandi navi. In Italia ci sono tecnologie adeguate, ma soprattutto elevati standard ambientali e severe normative in materia di sicurezza sul lavoro che garantiscono un percorso di rottamazione più moderno e affidabile di quello riscontrabile nei cantieri dei paesi extra Ue”, così Sebastiano Venneri, responsabile mare di Legambiente commenta le dichiarazioni del ministro Orlando sulla Concordia.
Legambiente: "Bene il ministro su Concordia in Italia"
Autore: Legambiente Arcipelago Toscano
8 Commenti
Traduzione di Google: Sono sorpreso Legambiente è preoccupata per la Concordia in questo periodo dell'anno. Non sono forse occupato di pianificazione il loro 2014 da crociera di lusso estate sulla loro nave, :-x La Goletta Verde :-x ?
I'm surprised Legambiente is concerned about the Concordia at this time of year. Aren't they busy planning their 2014 luxury summer cruise on their ship, The :-x Green Schooner :-x ?
Bene Pietro, sono contento che hai deciso di riusare i tuoi strumenti culturali che sono di ottima qualità anziché solo le minacce (spero scherzose) a mano armata di manganelli o bastoni.
La cosa che mi ha fatto più piacere, così come penso anche a Franco Pepe, è che non hai parlato di rottamazioni e smantellamenti ma di recupero se pure da effettuare al più presto e lontano da Giglio Porto o di rischio di progressivo irreversibile ammaloramento della nave e di difficoltà tecnico-economiche-burocratiche per la necessità di mantenere un presidio di manutenzione e sicurezza (ma tale presidio servirebbe proprio ad evitare l'ammaloramento) per l'ipotesi da te assai paventata e da sempre rifiutata di stazionamento ancora a lungo della nave davanti a Giglio Porto.
Comunque, a scanso di equivoci e per attutire il pericolo, se capito al Giglio mi nasconderò come da te suggerito sotto un robusto elmetto.
Saluti cordiali.
Cari Amici del Blog @Atttilio : il tuo saluto con l'elmetto è ben pensato poichè sai che se devi fare visita finalmente al Giglio Porto, è meglio che ti presenti in incognito. __ Quella tua idea "malsana" di lasciare la Concordia dove è diventato un tormentone._ Pensa a cosa succederebbe nel tempo a quella nave su un fondale falso e deteriorabile e a quale presidio dovrebbe essere mantenuto sull'Isola per garantirne la sicurezza._ @ Franco riconosco la costanza ed imperturbabile convinzione del recupero della Concordia ..... che devo dire, perchè contraddire questo aspetto romantico della sua idea, lo spero vivamente anzi, portatela il più breve tempo possibile a Genova (Fincantieri) e, ridategli la vita sullo scenario dei nostri mari, perchè Burlando non prende questa posizione ufficiale ????
Hai ragione Franco, ormai anche l' Italia, una volta faro di civiltà per il mondo, si è fatta travolgere dalla tendenza ossessiva al consumo che produce rifiuti che serve a tenere in vita l'industria dello smaltimento.
Significativo che per un "oggetto" straordinario come la Concordia che fino a qualche mese fa solcava il Mediterraneo portando a spasso migliaia di viaggiatori non ci sia quasi più nessuno che abbia l'onestà intellettuale di chiamarla, nonostante la tragica avventura in cui è rimasta coinvolta, con il vero suo nome: "nave da crociera".
No, tutti i nomi più riduttivi e dispregiativi, approfittando della disgrazia in cui è incorsa, vengono abusati: "relitto", "rifiuto", "ammasso di ferraglie", "ingombrante mucchio di lamiere",etc.. e chi più ne ha più ne mette.
Sembra che abbiamo perso del tutto in Italia i concetti una volta fondamenti della nostra immagine nel mondo di "salvaguardia della memoria", "recupero della fisionomia" "ripristino della funzionalità, "ricostruzione conservativa", che ci hanno reso una comunità nazionale famosa e unica nella storia della civiltà e del mondo con la rete infinita delle nostre strutture museali storiche e culturali.
Saluti cordiali.
[quote name="Attilio Regolo"]...
Ma già che ci siamo, perché non cominciare a smetterla di continuare ossessivamente a chiamare, come fa "Legambiente e purtroppo anche il Ministro, quella ex grande Ammiraglia di Costa Crociere, ex gioiello dell'imprenditoria navale nazionale specie di quella della regione ligure da cui proviene anche il Ministro, "un immenso rifiuto che ha sfregiato il Giglio"?
Povera Concordia!
Fosse stata per lei, non si sarebbe mai azzardata ad andare a strusciare sul fondale basso roccioso della costa del Giglio!
E poi, meno male che è riuscita praticamente da sola e miracolosamente a riportare impauriti ma vivi a riva oltre quattromila sventurati che le stavano a bordo.
Non credete che solo per questo la [u]Concordia meriti ancora per un po' di continuare ad essere chiamata "nave" anziché "rifiuto"?[/u]....
[/quote]
Esimio Prof. Regolo, Lei ancora una volta ha rivolto a Concordia parole encomiabili e rispettose, parole che altri, il cui livello culturale è assai contratto, non riescono neppure a pensare.
Nave Concordia è e resta una superba creatura che dopo un infausto sinistro e due anni sott'acqua in posizione impropria hanno soltanto minimamente scalfito.
Gli impropriamente definiti "Onorevoli" ministri e politici, la lobby ecologica, e, (siamo in italia) note organizzazioni "folcloristiche" (mafie), hanno capito che Concordia ricostruita a loro non rende economicamente e politicamente, demolita e smaltita, sulla carta in modo lecito,(i camion carichi di rifiuti possono anche sbagliare strada) diventa preziosa come fosse un unico lingotto d'oro.
Concordia merita rispetto per le oltre 4000 vite che ha salvato. Chissà se al Giglio qualcuno ha pensato di riservare uno spazio per fare monumento e un museo a futura memoria. - Saluti Domenicali - Franco
Insomma, ora che abbiamo rassicurazioni ufficiali che la Concordia rimarrà in Italia potremmo provare a riassumere le ipotesi di destinazione possibili.
Se la nave potesse essere in qualche modo recuperata i porti-cantiere più adatti sarebbero quelli di Genova e Palermo dove sono presenti importanti presidi operativi di Fincantieri.
Se invece come sembra più probabile, la nave dovesse essere smantellata e demolita, allora i porti di Civitavecchia e Piombino appaiono le sedi più vicine adatte o adattate allo scopo.
Se infine, ma questa ovviamente è solo un'ipotesi di fantasia, la Concordia non dovesse essere né ricostruita nè demolita allora la sede più logica potrebbe continuare ad essere proprio quella dove risiede tuttora, sul fondale artificiale davanti a Giglio Porto a trasformarsi giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, in uno straordinario museo subacqueo naturale unico al mondo.
Saluti con l'"elmetto".
BENE, Ministro Orlando, adesso puoi trasformare in atti "chiari e indiscutibili" questa affermazione e non lasciare anche Tu volare nel vento le parole !!!! Allora puoi dirci subito dove, quando, come e perchè la scelta del sito .... e se hai il potere di stabilirlo, visto che ALTRI debbono assumersi l'onere economico.
O.K. alla decisione del Ministro dell'Ambiente e del Mare di bloccare sul suolo italiano la Concordia.
Ma già che ci siamo, perché non cominciare a smetterla di continuare ossessivamente a chiamare, come fa "Legambiente e purtroppo anche il Ministro, quella ex grande Ammiraglia di Costa Crociere, ex gioiello dell'imprenditoria navale nazionale specie di quella della regione ligure da cui proviene anche il Ministro, "un immenso rifiuto che ha sfregiato il Giglio"?
Povera Concordia!
Fosse stata per lei, non si sarebbe mai azzardata ad andare a strusciare sul fondale basso roccioso della costa del Giglio!
E poi, meno male che è riuscita praticamente da sola e miracolosamente a riportare impauriti ma vivi a riva oltre quattromila sventurati che le stavano a bordo.
Non credete che solo per questo la Concordia meriti ancora per un po' di continuare ad essere chiamata "nave" anziché "rifiuto"?
Saluti e buon fine settimana a tutti.