Era tanto che volevo scrivere un saluto al mio amico Elvio che se n’è andato alla fine dell’inverno scorso. Scomparso silenziosamente, la morte lo colse nel campo mentre si apprestava a lavorare la sua amata terra di Giglio, che poi è anche la mia e la nostra.
Non sto qui a raccontare le tante storie che mi legavano ad Elvio ma vorrei, nel riprenderne il ricordo, fare una considerazione o avviare una riflessione comune sul tempo che stiamo vivendo, dove qualcuno grida allo scandalo per la morte di un povero gatto finito sotto una macchina (è accaduto questa estate) o inorridisce per i rami tagliati di un albero che ospitava chissà quali nidi di uccello (è accaduto nella primavera scorsa), e non ci fermiamo a riflettere su come può morire un uomo.
Elvio in tasca aveva due cellulari, non possiamo sapere se avrebbe fatto in tempo ad avvisare i soccorsi (probabilmente no) ma in ogni caso non avrebbe potuto perché la zona a sud dell’Isola del Giglio non è coperta dal segnale di nessuna compagnia telefonica. I tecnici lo chiamano cono d’ombra. E quel cono insiste in un’area protetta del Parco.
Tra le prime problematiche che come Amministrazione ci trovammo ad affrontare già nel 2009 fu proprio quella di mettere in sicurezza l’intero territorio, proprio attraverso la copertura totale del segnale telefonico. Ma molti furono gli ostacoli, tra cui anche problemi ambientali che miravano a tutelare la “privacy” di un piccolo geco che, sull’Isola di Giannutri, va in amore. E così un possibile ripetitore sul Monte Mario non si è potuto installare. Così come sul Giglio ci sono stati problemi, poi superati, per le attività di rimozione della Costa Concordia che, a detta degli esperti, avrebbero disturbato la stagione amorosa di un celebre mammifero volante.
Dove va la nostra Natura? Ma soprattutto, dove mettiamo la nostra coscienza di esseri umani? E di noi isolani che scegliamo di vivere qui a contatto con la Natura?
Tanto dovevo a Elvio.
Mario Pellegrini (Hatley)
Il mio saluto ad Elvio
Autore: Mario Pellegrini, Vicesindaco Comune di Isola del Giglio
2 Commenti
Mi dispiace ma io non vedo che cosa c'entra il povero Elvio se voi dovete usare il cellulare sempre e dappertutto. Lasciatelo in pace !! Non usare i morti per prestesto di fare pubblicitá per un argomento politico GRAZIE, KATI STRAUSS
Dove è finita la pietas? Siamo diventati tutti bestioline, molto peggio di quelle che vorrebbero stare in pace come la Natura le ha fatte. Un caro abbraccio alla mamma di Elvio, Edda. FIORELLA