Ambiente: Regione Toscana vuole Parco Marino Protetto
Legambiente: “Bene Rossi. Subito un tavolo di lavoro”
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, chiudendo il seminario europeo sulla sicurezza in mare che si è tenuto oggi all’Isola del Giglio, ha annunciato che vorrebbe ampliare la parte marina del Parco dell’Arcipelago Toscano. È quanto Legambiente chiede da anni e che ribadiva nella lettera inviata alla Regione ed al Ministero dell’Ambiente dopo il tragico naufragio della Costa Concordia. Il presidente Rossi ha accolto le proposte formulate nella lettera che sollecitava l’istituzione di un’area marina protetta prevista dal lontano 1982. Un’area che per ora è costituita solo dai vincoli a mare del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che interessano in varia misura Gorgona, Capraia, Pianosa, Montecristo e Giannutri, ma non le Isole d’Elba e del Giglio. Vincoli che non rappresentano una vera area marina protetta e che il Parco Nazionale non può realmente gestire.
“Le dichiarazioni del Presidente Rossi sono importantissime e rappresentano una vera e propria svolta” – dice Umberto Mazzantini, responsabile Isole Minori di Legambiente – “La tragedia della Costa Concordia ha fatto capire l’importanza e la delicatezza del nostro mare, anche dal punto di vista economico. Un mare che va protetto in maniera intelligente, a cominciare dall’istituzione immediata dell’Area marina protetta nelle isole già interessate dal Parco a mare, per trasformare i vincoli in opportunità. Esistono già studi e discussioni avanzate e proposte, se si vuole si può far presto e bene”.
Sebastiano Venneri, responsabile mare di Legambiente, inoltre aggiunge: “Bisogna ripartire subito dalle proposte avanzate dai comuni dell’Elba, del Giglio e di Capraia per istituire un’area marina protetta che valorizzi l’enorme patrimonio naturale dell’arcipelago, nel cuore del Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos. Occorre però, come ci pare chieda anche il Presidente Rossi, darsi tempi certi e giungere all’istituzione dell’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano già prima della stagione estiva ed arrivarci con il nuovo presidente del Parco già nominato. Il ministero dell’ambiente convochi dunque gli enti locali, i comuni, le amministrazioni comunali e le Regioni per aprire un tavolo di lavoro ripartendo dalla bozza dell’area marina protetta già discussa e che includa l’Elba e il Giglio. L’Arcipelago Toscano non può permettersi di aspettare ancora l’Area marina protetta dopo 30 anni”.
Legambiente: "La Regione vuole il Parco Marino"
Autore: Legambiente Arcipelago Toscano
2 Commenti
Inoltre, nei 5 punti dell'intervento di ieri, visto che c'è porti puliti, VEDIAMO DI FARE ANCHE IL FONDALE PER LA SICUREZZA DELLA VITA UMANA IN MARE.......ANCHE QUESTA E' SICUREZZA !!!!!!!
A voi di Legambiente vi prudono sempre le mani........non vedete l'ora di istituire quest'area marina protetta per poter poi toglierci anche la voglia (come è successo per la caccia!!!!) di andare al mare con le nostre barche come è successo per secoli!!! Se area marina deve essere, NON PUO' E NON DEVE PRECLUDERE ZONE DELL'ISOLA PER LA BALNEZAIONE a tutti NOI ISOLANI SPECIALMENTE perchè non è con la barca che si inquina, anzi, io noto che al ritorno tutti si portano il sacchetto dei rifiuti.......
Al contrario delle barche che tutte le sere attraccano al molo e che, riempiono i cassonetti dell'immondizia e NESSUNO PAGA anzi noi isolani paghiamo per loro con la TARSU!!!!!