I contenuti dei post nella rubrica "Dite la Vostra" di questo giornale sono opinioni personali ed informazioni non verificate provenienti direttamente dai rispettivi autori che se ne assumono totalmente la propria responsabilità. La redazione GiglioNews si dissocia preventivamente dai contenuti che dovessero offendere o ledere la dignità di soggetti terzi, fermo restando il diritto di rettifica ai sensi della legge n. 47/1948. (n.d.r.)
"L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochinino”
Nonostante questo brutto periodo legato al contagio da Covid-19, il tempo continua a scorrere e con esso il susseguirsi delle stagioni.
"L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochinino” … e l'11 novembre inizia l’estate: oggi - Così vuole la tradizione popolare.
Dedicata a “SILVESTRA” che i ricordi ridesta ed al frate Martino, “Patrono” del vino, ché, scorto un fratello più di lui poverello, gli donò il su’ mantello. Par proprio, Silvestra, ch’ormai, lesta lesta, sia, alla fine, arrivata, dopo tanta “sguazzata”, del buon San Martino, protettore del vino, la seconda “Estata”. Che duri tre giorni, più altri “contorni” ovvero, di grazia, magari, un “trentino”, col sole che spazia, nel cielo turchino, fa, sempre, bene, a chi ha la disgrazia, d’aver male al rene (ma non quel del pene, che l’alta pressione, in ver, non sostiene, a men che non s’abbia, già dentro le vene), di gotta, di schiena, di vista e intestini, se s’è “stitichini”, che’ gli oli ed i vini, gustati, al travaso, nella fresca cantina, piuttosto, all’occaso che in prima mattina, coll’agliata bruschetta, rimediano in fretta, all’acqua di troppo, e in un sol fagotto, scaccian, tosto, via ogni qual malattia, porti l’Idropisia!!