Carissime/i, avrei tantissima voglia di essere con voi per le celebrazioni del 13 gennaio p.v. ma una brutta caduta che mi ha causato la frattura della spalla sinistra mi costringe in casa - per almeno un mese - con il braccio immobilizzato.

La "Concordia", gigante disteso sulle onde che non vorrebbe altro che riposare in pace e consegnarsi in toto alle carezze del ricordo, è ancora lì davanti agli scogli del Lazzaretto, come un terribile bubbone bianco sul grigio del granito.

Confesso che quando la vidi provai un senso di sconforto, non solo quel normale senso di vuoto e di impotenza che si prova davanti ad un qualsiasi relitto, ma anche e soprattutto perché, vista dal vivo, la nave mi è apparsa come qualcosa di estraneo alla nostra realtà, ai panorami selvaggi e primigeni della nostra Isola.

Ho sperato che quest'inverno vedesse finalmente la rimozione del relitto e che il prossimo 13 gennaio diventasse la festa dell'eroismo dei gigliesi... e invece leggo sul giornale, su GiglioNews e sui telegiornali che forse la rimozione avverrà nel prossimo autunno.

Che dire? Non posso che essere solidale con il Sindaco che si batte aspramente per accelerare i tempi, non posso che condividere la speranza di tanti gigliesi che ogni giorno sia quello "buono", quello in cui il relitto venga definitivamente rimosso e che la costa est, che lenta si dipana nelle sue sinuosità allo spettatore che passeggia sotto le mura del Castello o per i vicoli del Porto, torni al suo splendore... Vorrei tanto venire a giugno e potermi di nuovo beare di quei panorami... comunque poter incontrare di nuovo gli amici di sempre sarà per me un grande piacere!

Un abbraccio a tutti