Puoi essere lontano dal Giglio da cento anni ed avere impostato altrove la tua vita di lavoro, ma basta un richiamo, un richiamo anche flebile, e tu ti immergi subito nel cuore della tua gigliesità. Venerdì sera il richiamo é stato forte. Nella sala dell'Immacolata della Basilica dei SS. Apostoli in Roma, nel centro di Roma, si sono esibiti insieme il coro Ager Cosanus e quello dell'Isola del Giglio, sotto la magistrale direzione del Maestro Segato la cui eleganza musicale rapisce subito tutta l'attenzione del pubblico.
Insieme ai due cori, bravi attori, pianisti e cantanti lirici (soprano, mezzosoprano, tenore, baritono) hanno contribuito al grande successo della serata, che era incominciata con "Delle spade il fiero lampo" di Brofferio per la musica di Enea Brizzi, gigliese, apprezzato musicista, direttore e grande suonatore di tromba, amico di Giuseppe Verdi.
Lungo la serata, tutto Verdi: da "I lombardi alla prima crociata" al "Don Carlo", al "Trovatore", a "La Traviata", al "Nabucco" con "Va, pensiero" ...
Ottimi gli intermezzi dei pianisti (entusiasmante "Fantaisie brillante on La Traviata), dei cantanti lirici, degli attori. Non cito nomi, casomai dimenticassi qualcuno.
Emozioni sino alla fine quando il Maestro Segato, insieme ai cori, ha fatto cantare il pubblico l'Inno di Mameli. Tutti in piedi. Con grande partecipazione, con grande emozione, con grande apprezzamento e gratitudine per tutti i coristi.
Mia moglie ed io siamo usciti inorgogliti, con la pelle ... "accapponata".
Grazie amiche ed amici del coro: Avanti così. Avanti tutta.
L'Unità d'Italia sulle ali di Verdi
Autore: Giuseppe Ulivi, ex Sindaco
0 Commenti
Per commentare occorre accedere con le proprie credenziali al sito www.giglionews.it
Login
Non riesci ad accedere al tuo account? Hai dimenticato la password?