I massacri delle foibe furono un vero e proprio eccidio ai danni della popolazione italiana residente nel Venezia Giulia, in Istria e Dalmazia da parte dei partigiani titini sul finire della seconda guerra mondiale. Una pulizia etnica e politica perpetrata ai fini di annettere quei territori al nascente stato jugoslavo.
L'intenzione di Tito era quella di neutralizzare coloro che si opponevano all'annessione della Venezia Giulia alla Iugoslavia e di eliminare tutti quelli che si opponevano al regime comunista che stava costruendo. Gli oppositori, ma anche semplici cittadini di nazionalità italiana (e in alcuni casi anche croati e serbi), venivano gettati, a volte ancora vivi, nelle foibe, delle caverne verticali tipiche della zona.
Sebbene la maggior parte delle vittime sia morta nei campi di concentramento jugoslavi, l'efferatezza dell'infoibamento è entrata nell'immaginare collettivo come definizione di un massacro che conta tra i 5 e 10 mila morti. Numerosissimi furono anche gli esuli che abbandonarono la loro terra a seguito dell'occupazione di Tito.
Forza Nuova Isola del Giglio non dimentica i nostri fratelli, donne, anziani e bambini infoibati dai partigiani comunisti di TITO. Le loro anime riposano in pace negli abissi; ma per loro nessuna giustizia, solo verità sepolte e nascoste per decenni dagli aguzzini per paura della NOSTRA vendetta.
UN CRISTIANO E ROMANO SALUTO A TUTTI ...
NUCLEO FORZA NUOVA ISOLA DEL GIGLIO
Resp. Giulio Cavero
Massacri delle Foibe: il giorno del ricordo
Autore: Forza Nuova - Isola del Giglio
2 Commenti
La cosa più grave è che dopoguerra la cultura che era monopolio della sinistra non ha mai fatto pubblicare nei libri di storia per le scuole questo orribile massacro commesso dai partigiani comunisti di Tito.Solo recentemente i mass media hanno messo in evidenza le FOIBE.Per il comportamento dei Partigiani Italiani Vi rimando agli scritti di GIAMPAOLO PANSA mai contestati.
E' giusto ricordare oggi chi ha perso la vita per le atrocità commesse dal regime di Tito. Persone barbaramente uccise per il fatto di non vedere le cose allo stesso modo dei propri aguzzini.
Se ne parla poco forse perché i numeri sono nettamente differenti rispetto alle barbarie commesse dal regime
nazifascista che ha portato a quello che tutti sappiamo.
Ma questo è un grandissimo errore, una tragedia è sempre una tragedia, non si pesano i numeri.
E' allo stesso modo un grandissimo errore continuare ad evocare, con varie forme ed espressioni, un determinato periodo con i suoi personaggi, che hanno fatto il male del nostro paese.
Con un saluto ITALIANO, buona domenica a tutti.
STEFANO ANSALDO di VENDELLOVA