Neri e Smit: "Grazie di cuore Gigliesi!"

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Dopo la tragedia che è accaduta alla Costa Concordia, al suo equipaggio, ai passeggeri e all'Isola del Giglio, le nostre aziende NERI (Livorno) e SMIT (Rotterdam) sono state premiate con un contratto per rimuovere gli idrocarburi pesanti. “Premiate” è un modo di dire normale negli affari, ma in questo contesto non sembra essere un termine adatto. Normalmente in molti altri casi, vincere un contratto ci rende orgogliosi, soprattutto se si gestisce l'operazione nel miglior modo possibile, con un risultato positivo e soddisfacente. In questo caso è stato diverso.

Ci chiedevamo: come possiamo essere orgogliosi di portare avanti un affare in una tale tragica situazione?
Così arrivati all’Isola del Giglio, abbiamo partecipato ad interminabili riunioni, siamo stati occupati con il processo per stabilire i piani di recupero e quelli
di intervento sull’ambiente e per ottenere i necessari via libera per le operazioni che richiedevano sempre più personale.

Poi è successo qualcosa di straordinario. Il lavoro sembrava andare avanti senza discussioni, senza lunghi meeting. La gente faceva il proprio dovere come fosse la cosa più normale, senza protestare.

Una squadra vincente è una squadra che guarda nella stessa direzione con una sola unità di intenti. Fa quello che viene richiesto dalla realtà dei fatti con la comprensione reciproca e nel rispetto reciproco. E così abbiamo, noi di NERI e SMIT, lavorato al Giglio. Non solo questo metodo ha funzionato, ma è diventato un meccanismo fondato sul rispetto, la comprensione, l'amore per l’isola, la cura dei suoi abitanti e di questo bellissimo mare.

La squadra vincente del Giglio e dei suoi cittadini ha portato a termine il lavoro con estrema importanza per tutti. È servito del tempo prima di poter vedere questo meccanismo funzionare. I volontari hanno lavorato duramente per fornire cibo, alloggio e spazio di lavoro a chi era arrivato.
“Arrivare” è in realtà sbagliato, è stata più un'invasione per un’isola normalmente così tranquilla e silenziosa che ora è stata trasformata in un cantiere “work in progress”.

Mentre il mondo stava guardando il nostro lavoro e il lavoro degli altri, la comunità del Giglio ha lavorato senza lamentarsi, ogni giorno per molte settimane. Non importava se queste fossero le signore del posto che preparavano il cibo in mensa, i bar e i ristoranti che fornivano i nostri pasti, i supermercati, le proprietarie dei vari alberghi e appartamenti, le suore dell’asilo e il Sindaco del Giglio. Tutti loro sono stati di supporto e assistenza, pur mantenendo il proprio equilibrio “mediterraneo” di lavoro e relax, continuando la loro normale attività quotidiana il più possibile, pur adattandosi alle nostre numerose richieste strane. Con l’obiettivo di risolvere tutto a loro modo e senza richieste irrealistiche, vantaggi commerciali, anche quando abbiamo cercato di organizzare una cena per più di 60 persone, solo dando 6 ore di preavviso.

In questo stato di cose, alla fine, abbiamo portato a termine la fase di emergenza delle operazioni sulla Costa Concordia. Ci sentiamo orgogliosi, non riguardo al nostro operato, quanto piuttosto per aver ricevuto protezione, sostegno e amicizia da parte della gente del Giglio.

Dopo una tale tragedia ci è stata data l'opportunità di osservare da vicino ed entrare in contatto con persone talmente generose, aperte e predisposte al rispetto degli altri. Questo è stato infine il premio vero.

Grazie di cuore Gigliesi !

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