''NON POLITICIZZATE LA FOCA MONACA''
Prestigiacomo Isola del GiglioMario Tozzi (La Stampa di giovedì) non dice la verità quando afferma che «la proposta di istituzione dell’area marina protetta dell’Isola del Giglio giace da un anno presso il Dipartimento Protezione Natura del ministero dell’Ambiente». Non mi voglio dilungare ricostruendo l’iter burocratico, ma posso assicurare che sono state proprio le amministrazioni di sinistra toscane, l’anno scorso, a interrompere l’iter di istituzione della Riserva che stato avviato dal Ministero.

Francamente non sono interessata a buttarla in polemica politica ma che una nuova maggioranza di centrodestra del Giglio, eletta il giorno dell’avvistamento della foca, cioè il 9 giugno scorso (stando alle notizie di stampa), abbia avuto come primo pensiero quello di dire no all’area marina protetta mi sembra strumentale. Possiamo allora evitare di politicizzare anche la povera foca monaca? Ciò detto, appare evidente che si fronteggiano due filosofie diverse.

Quella di Tozzi e degli ambientalisti «ortodossi» che ritengono che l’unico modo di tutela sia negare pezzi di territorio e pezzi di mare dalla fruizione del genere umano, e quella mia e di tanti altri (ho letto con piacere che Folco Quilici condivide questa impostazione) che ritengono che una barca a vela che non scarica a marei reflui o dei sub che vanno (solo) a osservare le meraviglie sottomarine non rappresentino un pericolo per l’ecosistema, né danneggino il ripopolamento ittico, ma possono invece essere fattori di uno sviluppo legato proprio alla tutela e alla protezione della natura. Io credo che dobbiamo avere la capacità di esporre, valorizzare e proteggere i nostri gioielli naturalistici.

Sono convinta che aree marine e parchi «deboli», soggetti agli umori e alle esigenze dei governi, rischiano, mentre aree e parchi «forti», capaci di autofinanziarsi, volani di sviluppo, diventano inattaccabili e possono investire su una protezione più attenta e accurata, su una valorizzazione più produttiva per il territorio e per la natura stessa.

Stefania Prestigiacomo
Ministro dell’Ambiente