UNA MEDAGLIA d’oro al valore civile per Cristina Magherini, Carlo e Pietro Cappetti. La tragedia del 28 maggio 2007, che si consumò in una manciata di minuti al Campese, è stata ricordata ieri, nella Prefettura di Grosseto, con una cerimonia solenne.

La famiglia Cappetti si trovava in vacanza al Giglio. Il piccolo Lorenzo, nove anni, stava giocando su uno scoglio quando un’onda lo scaraventò in un mare molto mosso. La madre, Cristina Magherini, si tuffò cercando di salvarlo. Con lei l’altro figlio, Pietro, undici anni, si lanciò a sfidare il mare, nel tentativo di portare in salvo il fratellino. Il padre, Carlo, si trovava in tenda con il figlioletto più piccolo, Alessandro, quando lo vennero a chiamare urlandogli che i suoi bambini erano caduti in acqua. Lui afferrò un paio di pinne, perché non sapeva nuotare bene. E anche lui si tuffò. Riuscì però a salvare il solo Pietro. Lo trovò tra le onde e lo sorresse fino all’arrivo del gommone dei soccorsi. Lorenzo e sua madre persero la vita, sopraffatti dal mare.

Un esempio di coraggio e amore, quello di Carlo e del figlio Pietro, che è stato ricordato ieri alla presenza delle maggiori autorità civili e militari della provincia.

UN MOMENTO di grande emozione, alla lettura delle motivazioni per la medaglia assegnata alla memoria di Cristina Magherini: "Con generoso slancio e coraggiosa determinazione non esitava a tuffarsi, sfidando il mare in burrasca, in soccorso del figlio che stava per annegare. Nel disperato tentativo, stremata dallo sforzo, veniva travolta dalle onde perdendo la vita. Nobile esempio di amore materno spinto all’estremo sacrificio".