Premetto che non sono gigliese, ma per molti anni (circa 15) ho frequentato l'Isola in tutte le stagioni oltre ad avere casa al porto, fino al 1990.
Era un posto dove ti sentivi veramente a casa ed avevo stretto amicizia con molti gigliesi e ancora , per quelli che ancora ci sono, quando capito c'è la felicità di rivedersi.
Erano i tempi del blocco del porto per evitare il domicilio coatto di Freda, chissà se qualcuno ricorda.
Bene, ora la storia dell'AMP, cosi come è stata disegnata.
Ma non pensa il caro vostro Sindaco che in questo modo non salvaguarda gli interessi dei suoi cittadini?
Il Giglio ha una cosa che attrae le persone-IL MARE.
E se questo non sarà più fruibile o fruibile con 3000 condizioni pensate che la gente verrà ancora?
Ed in questo modo si pensa di salvaguardare il mare, proibendo la pesca,di ancorare, di fare tutto ciò che si può per goderlo?
Proibissero il passaggio dei cargo al largo, delle petroliere e quant'altro e non ultimo le strascicanti piuttosto che stanno distruggendo ormai tutto.
Credo che una AMP regolamentata nel giusto modo, piccole aree dove tutto è proibito, diano sicuramente dei migliori risultati, come per esempio è in Francia.
Qui si lede la libertà personale di ognuno, con gravi conseguenze per i suoi abitanti che vivranno in un'oasi si, ma da soli.
Credo che il Sig. Sindaco stia perdendo l'opportunità di essere preso ad esempio da tutti gli altri per come ha realizzato una AMP seria, unica in Italia.
Gigliesi, ma fatevi sentire come sapevate fare una volta che il danno poi è irreversibile!

Cara redazione, spero pubblicherete  questa mia.
Cordiali saluti.
P. Castelnuovo