Le polemiche (giuste) di questi giorni sulla questione dei parcheggi a pagamento di Porto S. Stefano sono il frutto di una situazione che si è generata a causa delle inaspettate decisioni dell'Amministrazione Comunale di Monte Argentario. Non condivise, non concordate e quindi sorprendenti anche per noi.

Decisioni assai difficili da accettare che, differentemente a quanto avvenuto con la questione delle biglietterie che venne anticipata e discussa con noi del Giglio anche se non condivisa, non erano state adottate di comune accordo con il Sindaco Cerulli, secondo quel principio di coesione territoriale a cui noi ci siamo sempre appellati per essere stati i primi ad aver dato il buon esempio nell'occasione delle famigerate aree marine protette.

Abbiamo atteso un po' prima di dare le doverose risposte e di prendere quelle giuste iniziative che possano controbattere il nuovo piano dei parcheggi che a noi non piace e che non va nella direzione giusta. La mancanza di dati ufficiali e di informazioni certe ci hanno fatto attendere più del previsto.

L'idea del Consiglio Comunale rappresenta un modo, peraltro condiviso dalla minoranza consiliare (mi sono sentito telefonicamente con Attilio Brothel e con Gerardo Pulci ed ho annunciato un consiglio apposito proprio ieri sera), per dare la parola a tutti ed evitare un conflitto istituzionale che non vogliamo, almeno fino ad adesso, e che non porterebbe da nessun parte anzi comprometterebbe il tranquillo rapporto di vicinanza.

Credo nel diritto di una amministrazione pubblica di regolamentare il proprio territorio come meglio crede, di esercitare le proprie e giuste prerogative, ma questo deve avvenire senza ledere il diritto di un'altra comunità, nel caso specifico la nostra.

Nel caso del Giglio siamo davanti ad un un problema diverso, un problema che riguarda un'isola, una condizione morfologica difficile nella quale i cittadini non devono e non vogliono essere considerati di serie B. Non abbiamo scelto noi di passare da Porto S. Stefano ma siamo costretti e vincolati da questioni di passaggio territoriale obbligato. Sul principio di equiparare i residenti del Comune di Isola del Giglio con quelli di Monte Argentario si giocherà il contenuto della prossima delibera che cercheremo di scrivere a più mani, con la minoranza consiliare quindi. Chiederemo le stesse condizioni applicate ai residenti di Porto S. Stefano basandoci sulla nostra caratteristica territoriale e sulla esigua necessità di parcheggi in ballo.

Di qui la decisione congiunta da parte di tutti consiglieri di adottare un documento che passerà al vaglio del Consiglio Comunale prossimo, per stabilire in veste ufficiale, con una posizione precisa che risponda alle vere esigenze dei cittadini gigliesi, e che verrà inviato urgentemente alla Amministrazione di Porto S. Stefano che dovrà rispondere ufficialmente alle nostre semplici istanze. I cittadini di Monte Argentario usano il nostro spazio comunale, marino o terrestre che sia, senza che paghino un qualcosa.

Infine faccio appello ai cittadini di partecipare all'incontro nel quale potranno direttamente esprimere il loro parere personale ed indicare all'Amministrazione la strada più giusta sperando che il Consiglio anche in questo caso dimostri di essere coeso al 100%.

Della data del consiglio ne daremo opportunamente avviso ma in linea di massima sarà intorno al 5 dicembre 2010.