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Partita per il Giglio la "Micoperi 30"

La Micoperi 30 partita per il Giglio per avviare le successive fasi di rimozione del relitto Concordia.
Nel tardo pomeriggio di ieri, dalla base operativa di Titan/Micoperi di Ortona, è salpata per l’Isola del Giglio la Micoperi 30, fra i mezzi navali più grandi della flotta Micoperi, che fra circa 10 giorni giungerà nella zona del cantiere per avviare le operazioni principali dell’opera di rimozione.

La Micoperi 30, uno tra i più grandi e importanti mezzi navali di Micoperi (l’azienda italiana che si è aggiudicata il progetto di rimozione del relitto Concordia, insieme all’americana Titan Salvage), è salpata ieri sera dal porto di Ortona, base del Consorzio Titan/Micoperi, per raggiungere, in circa 10 giorni, il cantiere all’Isola del Giglio.

micoperi 30 isola del giglio giglionews concordiaL’imbarcazione, lunga oltre 120 metri, adatta anche per sostenere lavorazioni con mare agitato, fungerà da piattaforma operativa per le attività marine (offshore), che garantiranno la rimozione del relitto, nei tempi e con le modalità stabilite.

Il nuovo mezzo navale consentirà infatti, in questa fase, l’avvio delle attività di trivellazione dei fondali sul lato sinistro del relitto (verso il mare aperto), per installare i basamenti dove verranno fissate, entro il mese di novembre, le piattaforme sottomarine che dovranno sostenere lo scafo al momento della rotazione e rimessa in assetto verticale, prevista per dicembre 2012.

Dalla Micoperi 30 partiranno anche tutte le operazioni per l’installazione dei cassoni di galleggiamento lungo la fiancata sinistra emergente del relitto, come da progetto originale.

L’imbarcazione è in grado, infatti, di sollevare pesi e elementi di grandi dimensioni, per mezzo di una gru con una capacità di carico di oltre 1200 mt, sollevandoli fino a 44 metri e con uno sbraccio di circa 14. Inoltre, la Micoperi 30 è dotata di attrezzature di ultima generazione per l’attività subacquea in profondità.

Contemporaneamente, nella zona di mare tra il relitto (lato destro) e la costa, proseguono le operazioni propedeutiche all’installazione dei sistemi di ancoraggio, che serviranno a stabilizzare lo scafo della Concordia.

Tutte le lavorazioni sono effettuate considerando il minimo impatto sull’ambiente e l’ecosistema marino: una delle priorità del progetto presentato.