COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
GRUPPO DI MINORANZA CONSILIARE

Sulla politica comprensoriale ragionevoli, non fessi.

Il sindaco Ortelli ha rilasciato di recente (17 luglio u.s.), un’intervista al quotidiano LA NAZIONE, nella quale, a causa della situazione di forte disagio che si è creata, nella nota vicenda dello spostamento delle biglietterie dei traghetti a Porto Santo Stefano, ha conclusivamente affermato:

«Potremmo pensare ad una regolamentazione degli afflussi, così come è necessario regolamentare e limitare il diporto e le mini crociere. Non possiamo essere esclusi dai progetti e dalle decisioni che vengono prese sulla costa. Il far west nelle isole deve finire. Il nostro patrimonio storico paesaggistico e marino è unico, è una ricchezza che dobbiamo preservare e mettere a disposizione dell’umanità. Ma lo dobbiamo fare con consapevolezza e in un’ottica di crescita sociale e culturale. Se questo sarà possibile nel dialogo tra territori meglio, altrimenti percorreremo la nostra strada nella consapevolezza di aver fatto le scelte migliori per la nostra comunità».

Prendendo spunto da queste affermazioni, abbiamo subito ritenuto doveroso, quanto meno, stimolare ancora una volta il sindaco Ortelli a passare dalle parole ai fatti, non solo per una ovvia coerenza ma, soprattutto per una unanime considerazione della popolazione che chiede, ora più che mai, atteggiamenti e comportamenti concreti e responsabili da parte del sindaco, finalizzati a mettere in pratica affermazioni rese pubblicamente ed a tutelare gli interessi pubblici della Comunità gigliese che sono senz’altro maggiori di quelli privati (nautica da diporto, minicrociere provenienti dalla costa e quant'altro).

Ad una prima sollecitazione non c’è stata alcuna risposta, nessuna reazione concreta del Sindaco, a proposito della “regolamentazione e limitazione del diporto e le minicrociere” anzi, silenzio assoluto, segno evidente che la questione per i nostri amministratori dovrebbe chiudersi solo a chiacchiere; un comportamento incomprensibile e grave che non può che essere condannato perché mina negativamente quei rapporti istituzionali che dovrebbero essere coerenti e trasparenti nei confronti delle cittadinanza, ma anche per l’atteggiamento dichiaratamente ostile del sindaco del Comune di Monte Argentario (VEDI ARTICOLO).

Da parte nostra non possiamo certo che esprimere un giudizio molto negativo in generale perchè l'inadeguatezza di questa amministrazione è di tutta evidenza. Un Sindaco ed una Giunta caratterizzata dai troppi impegni privati, scarsa attenzione ai problemi della comunità, assenza di strategia, superficialità nell’affrontare i problemi, mancanza di credibilità, sorda e arrogante a suggerimenti esterni, senza nessun rispetto verso l’elettorato che sull’argomento ha le idee ben chiare e che aspetta che siano messe in pratica dal sindaco, con un diverso e concreto comportamento che non sia di assenza e mancanza di coraggio.

Il disinteresse generale si sta tramutando in una serie di problemi che stanno scoppiando sull’ isola: vedi il caos attorno all’ evento “festa delle cantine”, caos del quale su Giglionews è apparsa solo la “punta dell’ iceberg”, ma che nasconde forti problematiche scatenatesi attorno alla attuale maggioranza. Altro esempio eclatante è la totale mancanza di raccordo con il territorio e le molte segnalazioni che sono giunte anche sulla stampa, con forti danni per la nostra immagine. Non c’è un assessorato al turismo, non c’è nessuno che tiene in mano la “barra”. L’ isola pare navigare a caso. La prova è data dal fatto che ad oltre due anni dall’ insediamento ancora non sia stato attuato nulla di nuovo, ma che anzi si sia danneggiato quanto di buono fatto e peggio ancora, alla crisi generale si è aggiunta una particolare capacità dell’ Amministrazione nel non rendere il nostro territorio competitivo e appetibile al turismo: sarà forse un caso ma da due anni la crisi e il Sindaco Ortelli, sono sbarcati al Giglio.

Candidarsi ed essere eletti è assumere una responsabilità a prendere decisioni, questo è ciò che i cittadini con il loro voto pretendono. Se non si è in grado, se si ha paura, se si vive nel dubbio, se si devono pagare ancora “cambiali elettorali”, se non si ha il coraggio di affrontare le situazioni, meglio rinunciare subito e tornare all’antico mestiere ed evitare di perdere tempo e di farlo perdere alla propria Comunità, senza poi considerare gli evidenti danni da immagine turistica del Comune conseguenti, che sono sotto gli occhi di tutti, come ad esempio, i parcheggi a pagamento oppure lo spostamento delle biglietterie dei traghetti a Porto Santo Stefano.

Sulla politica comprensoriale siamo stati e saremo ragionevoli, non fessi, mentre sollecitiamo ancora la Giunta affinchè affronti la questione in maniera concreta, decisa ed appropriata, una volta per tutte, evitando che nell’opinione pubblica si faccia strada la convinzione che, davvero, la vera emergenza del Giglio sia proprio l’inadeguatezza di chi ci governa.