ALL’ORIGINE DELLA DECISIONE MOTIVI ECONOMICI LEGATI AI TROPPI I VINCOLI DELLA GARA. RESTA IN CORSA INVECE LA MOBY DI ONORATO

Si avvicina il termine di consegna delle offerte per la gara di privatizzazione di Toremar a cambia lo scenario dei concorrenti. Qualcuno infatti comincia a tirarsi indietro, come la società Buquebus Italia che ha annunciato di non voler più partecipare al bando di gara per motivi economici conseguenti ai vincoli e alle rigidità contenute nel bando. La Buquebus Italia, controllata dalla società Los Cipreses ed emanazione della casa madre uruguayana, che fa capo al console dell’Uruguay in Toscana, Silvio Fancelli, non nasconde il suoi interessi ad entrare nei trasporti marittimi nel mediterraneo nel rispetto della politica aziendale come parte di un progetto turistico attuato dal gruppo attraverso le proprie società. La decisione è quella di defilarsi dal bando di Toremar con l’intenzione di trovare la propria immagine in prossime iniziative. E pare che Buquebus non sia la sola. Secondo indiscrezioni, infatti le 11 società che hanno inizialmente manifestato interesse si sono ridotte quasi alla metà. Rimane fermo l’interesse di Moby Lines di Vincenzo Onorato che attraverso suoi tecnici ha effettuato un’ispezione e sui traghetti Toremar per una migliore valutazione in vista della presentazione dell’offerta che la Regione Toscana ha richiesto per via telematica. Non osta alla partecipazione di Moby alla gara la sua massiccia presenza sulla linea dell’Elba. I servizi della balena blu sono, infatti, in regime di libero mercato, mentre quelli di Toremar sono inquadrati in un preciso quadro di orari, tariffe obblighi. Non ci sarebbe quindi sovrapposizione né conflitto di interessi nel caso che la Moby risultasse vincitrice della gara, caso mai si imporrebbe una verifica degli slot.