Un terzo della mia vita è stato vissuto in questa ISOLA (già perché penso di vivere almeno fino a 90 anni) quindi per ben 31 anni ho gioito delle bellezze di questa isola, sono stato circondato dall’affetto di (pochi o molti?) abitanti, ho movimentato la pace dell’isola con le mie intemperanze e con le mie lotte (giuste o sbagliate?).
Ora sono tornato al mio paesello, ma nel cuore c’è sempre l’ISOLA.
Viverla a puntate (una visita ogni 15/20 giorni) come faccio ora, mi fa vedere le cose con più obbiettività e forse, essendo il coinvolgimento meno intenso, mi fa riflettere più serenamente sui problemi e sulle esigenze dell’isola.
Visto che sono sempre stato una persona che “rompe” anche ora che sono relativamente lontano continuo a farlo e penso che lo farò ad oltranza.
Il dato oggettivo che balza subito agli occhi è che la popolazione dell’ISOLA è sempre più vecchia.
L’età avanzata non spinge certo gli abitanti a farsi coinvolgere in nuove problematiche o a studiare nuove possibilità di investimenti per sviluppare l’economia dell’ISOLA, loro vivono serenamente nel quotidiano.
Purtroppo anche le Amministrazioni che si sono succedute in questi anni, hanno risentito di questo clima e non sono riuscite a dare quell’impulso che invece sarebbe stato necessario per fare il salto di qualità necessario affinchè l’ISOLA diventasse “UNA MERAVIGLIA”.
L’immobilismo non ha come risultato la conservazione, ma il degrado.
Non avere predisposto, da parte delle varie Amministrazioni, i necessari strumenti (PIP, Piano Strutturale) ha ridotto la maggior parte dell’economia dell’ISOLA ed ha indotto i lavoratori del settore a non operare e quindi non nascono nuove iniziative.
Infatti le Aziende che davano occupazione stanno man mano riducendo (fino a quando?).
La più importante, la S.I.E. Srl, svolge un attività di servizio pubblico.
Fino a al 2007 assorbiva circa 30 dipendenti (insieme con l’associata ENNELLE Srl), oggi sono ridotti a 23 con prospettive di diminuzione con i dipendenti che andranno in pensione e il loro posto non sarà integrato.
Fino a quella data gli investimenti in lavori che riguardavano l’ammodernamento delle linee elettriche e gli impianti della centrale elettrica, risultavano ingenti e quindi, come è comprensibile, ne traeva vantaggio tutto l’indotto, trasporti compreso (per mare e per terra).
La nuova politica dell’Azienda è invece quella di investire in tecnologie che fanno diminuire la forza lavoro.
Quanto sopra però a scapito degli investimenti e della gestione degli impianti di illuminazione pubblica (interamente pagati dall’Amministrazione Comunale) che a detta del Sindaco Ortelli avrebbero necessità di una attenta analisi in quanto risulterebbero non regolari sia nell’esercizio sia nella sicurezza.
Certe scelte gestionali non possono essere prese in modo unilaterale, devono coinvolgere perlomeno l’Amministrazione Pubblica.
Questa la prima puntata ...
L'isola che potrebbe essere ... (1a parte)
Autore: Pino Gregori
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