Albero del Giglio, lettera aperta
09112012
Sono Teodosio Campanelli, l'autore di quello che fino a qualche giorno fa era il monumento del mistero con il suo carico di emozioni e pensieri volti alla memoria di coloro che non sono più.
Ho saputo come tutti che il sindaco l'aveva messa giù il giorno dopo la rocambolesca collocazione a punta Gabbianara, maestosa si ergeva nel suo colore verde speranza per confondersi col mare e la natura, guardando verso il cielo dritta e fiera ad indicare la via, la strada, la direzione ...
Oggi su segnalazione di un amico ho visto sul sito "Giglionews" per la prima volta le foto riguardanti la scultura dell'Albero della Vita ormai abbattuto, morente, ammaccato e lasciato lì come spazzatura senza tener conto del rispetto del suo prezioso messaggio.
Caro sindaco e cari tutti, mi rivolgo indistintamente ad ognuno, dicendo che quello da me fatto è senz'altro il gesto avventato istintivo dell'uomo preso nella fragilita dell'esistenza umana ma quello che va valutato è il gesto caparbio e il prodotto dell'opera artistica dal profondo contenuto simbolico frutto di un sogno notturno e nutrito della passione di chi ha creduto in quel sogno per non dimenticando mai, mai per chi tutto questo è stato fatto.
Per rispondere all’osservazione di Elisabetta Caporali, nell’elenco delle vittime affisso sulla scultura manca Pierre Gregoire, 69 anni, di nazionalità francese.
Pierre era da poco rimasto vedovo e la famiglia gli aveva regalato la crociera per distrarlo (insieme alla sorella Jeanne, anche lei deceduta nel naufragio). Non è riuscito a risalire dalla parte sommersa della nave, dove è stato ritrovato.
Se l'opera non trova posto al Giglio potrebbe essere collocata a Savona dove Concordia era destinata. Ci sono vari posti dove troverebbe degna esposizione, sia in prossimità della stazione marittima che sulla fortezza del Priamar dove troverebbe il basamento bello pronto, quello dove durante la II^ G.M. era posizionata una mitragliatrice A.A.
Unico problema è che le condizioni climatiche sono identiche al Giglio: vento, freddo e salsedine potrebbero compromettere l'opera in breve tempo; penso però che se ne potrebbe realizzare una copia con materiale più consono.
L'importante è che quanto già realizzato non sia distrutto o danneggiato.
Giustamente come dice il Comandante dei Vigili Urbani del Giglio Galli, per portare tale opera, probabilmente, se non vi sono arrivati via mare, hanno violato una proprietà privata e ciò NON VA BENE!!!!
Sono cmq d'accordo sul fatto che tale opera, essendo MOLTO bella e suggestiva, VENGA ESPOSTA IN UN LUOGO DA DESTINARSI A FUTURA MEMORIA E DA DECIDERE con criterio perché giustamente come dice Pittiruti, non credo che in quel posto possa sfidare il salino che, credo, in pochi anni la ridurrebbe in un rottame!
Complimenti al Sig.Campanelli per la sua opera MA NON PER L'OPERATO!
Saluti a tutti.........
La Torre
Vecchia ormai lacera di macerie
Ti ergi a rimirar nuovo giorno
per poi morir assieme.........
.........omissis.................
Nuovo giorno Cara Torre ricompare
e con lui puoi anche morire
poiché tale é l'onor tuo
che conoscer la tua morte è un mistero.
Loris1976
ognuno è padronissimo di lasciare il commento che vuole, ma vi ricordo che per arrivare in quella zona, o ci si arriva via mare oppure si passa per una proprietà privata, aime già molte volte violata dai curiosi irrispettosi della privacy degli altri. Personalmente ritengo che come il sig. Campanelli, altri anche molto più titolati di Lui avrebbero potuto ergere una statua o farsi promotori di iniziative simili. Vi è al Giglio un'Amministrazione Comunale, che valuterà i tempi ed i luoghi dove sicuramente qualcosa a perenne ricordo della tragedia sarà realizzato. Non penso che il singolo cittadino abbia il diritto di ergere monumenti o quant'altro senza che la pubblica amministrazione ne sia a conoscenza, perchè altrimenti, se così fosse, regnerebbe l'anarchia. Mentre il sig. Pepe molto probabilmente è abituato a lasciare sacchi di rifiuti in qualsiasi luogo.
C’è qualcosa che non torna. Le vittime accertate sono 30 a cui vanno aggiunti 2 dispersi. Come mai nell’elenco ce ne sono 31? Chi è stato dimenticato?
La creazione dell'opera da parte del Sig. Campanelli, secondo il mio modesto parere, è frutto di un animo riconoscente nei confronti dell'isola e di rispetto nei confronti delle persone che, purtroppo, non ci sono più. Probabilmente il Sig. Campanelli avrebbe dovuto richiedere un permesso alle autorità competenti ma è veramente poco carino far più caso a questo che non al gesto e all'impegno profuso dallo stesso per la creazione dell'opera.
Complimenti per la sua scultura, a me piace molto e sono molto dispiaciuta di quello che e' successo, riproponga la sua esposizione alle autorita' competenti chiedeno il permesso di poterla mettere.
propongo di recuperare l'opera del sig.Campanelli per ricollocarlo in sede più opportuna. Magari non su una proprietà privata. :-)
Perchè invece chiedere permesso pareva brutto?... Ah già, siamo in Italia, l'educazione ed il rispetto non vanno più di moda
A me sembra una bella scultura però se qualcuno ha ritenuto di toglierla avrà avuto le sue buone ragioni senz'altro discutibili.Abbandonarla però è una cosa incivile e ambientalmente degradante.Quando vengo al Giglio se la
Concordo in pieno con l'amara considerazione del Signor Pepe circa il rispetto che meritava l'opera.
Non è leggittimo ciò che il Signor Campanelli ha fatto pur se animato da un lodevole intento, in quanto se ognuno di noi si arrogasse il diritto di lasciare un oggetto commemorativo alla Gabbianara, la stessa suppongo che verrebbe invasa messaggi commemorativi, lapidi, statue e quant'altro.
Temo inoltre che il materiale stesso di cui si compone l'opera del Signor Campanelli non risulti duraturo ed in grado di affrontare i rigori dell'inverno gigliese.
Tuttavia, a mio personalissimo giudizio, l'opera era molto bella e mi auguro che il Sindaco Ortelli ed il Comune del Giglio valutino con l'autore la possibilità di collocarla opportunamente a memoria di coloro che hanno perso la vita nel naufragio della Concordia, ma anche e sopratutto a ricordo dell'opera svolta dalla popolazione del Giglio, la quale ha rappresentato la VERA, TANGIBILE speranza ed il conforto per tutti coloro che quella notte affrontarono il peggior incubo della propria vita.
Luca Pittiruti
La sua opera meritava maggior rispetto, purtroppo siamo in italia cosa poteva aspettarsi se non un intervento d'urgenza per la rimozione ? Se Lei nello stesso sito avesse lasciato un sacco di rifiuti nessuno si sarebbe preoccupato di rimuoverlo.