COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO – MINORANZA CONSILIARE
BIGLIETTERIE E IMBARCHI: ORTELLI “ASPETTA E SPERA”.

L’intervento del Sindaco è a dir poco deludente. Delude perché ancora una volta non prende alcuna iniziativa se non illustrando una remota e lontana possibilità. Situazione difficile di per se, ma resa quasi ridicola se dobbiamo pensare di basarci sull’appoggio di Cerulli. Ortelli poi non può avere la pretesa di zittire le polemiche, quando fino a ieri è andato a braccetto con Cerulli, e allo stesso tempo non può non fare nulla per prendere in mano una situazione che ormai da troppo tempo vede mettere in crisi persone e aziende. Si lamenta della “solita polemica” la cui responsabilità è tutta del suo amico Cerulli, innescata dai parcheggi a pagamento e degnamente conclusa con la questione delle biglietterie.

Era Ortelli o no che ha affermato: “chiediamo molto per ottenere abbastanza?” e cosa ha ottenuto?

Era Ortelli o no ad affermare che dopo una fase bonaria avremmo valutato le risposte dell’Argentario e poi saremmo tornati in Consiglio Comunale a parlarne per prendere le dovute decisioni?

Noi, proprio per non dividerci tra maggioranza e minoranza, siamo stati al gioco condotto dal Sindaco, abbiamo votato una delibera all’unanimità rassicurati da quanto lo stesso Ortelli ci diceva, ma ora il tempo è passato e nessun risultato è avvenuto se non peggioramenti.

Qualcuno qualche giorno fa, commentando l’ immobilismo del nostro Sindaco sulla situazione mi ha detto, con una battuta “Cerulli sta a Gheddafi, come Ortelli sta a Berlusconi”, per indicare la lentezza con cui, come sappiamo, l’ Italia ci ha messo a prendere posizione su quello che stava avvenendo in Libia. Lungi da me voler fare paragoni di questo tipo o parallelismi che non tengono, ma nel nostro piccolo, quando si vede che i diritti dei propri cittadini vengono calpestati e le aziende messe in difficoltà ci si dovrebbe muovere di conseguenza, quando si vedono situazioni assurde come quelle descritte sui giornali pochi giorni fa, dove un Sindaco (Cerulli) se la prende apertamente e pubblicamente con una onesta e onorata azienda.

Quanto allo scalo alternativo dei traghetti alla Banchina Toscana, sempre a Porto S. Stefano, il sindaco Ortelli sa bene che questa è cosa nota, vecchia, già prevista nel nuovo piano regolatore portuale che segue l'iter per la definitiva conclusione iniziato nei primi anni 2000. La soluzione definitiva potrà avvenire, se avverrà, alla conclusione del procedimento di approvazione del Piano Strutturale, tra diversi anni ma già possiamo tranquillamente sostenere che con ogni probabilità, a guidare i due comuni non ci saranno ne Cerulli, né Ortelli.

Quanto allo scalo alternativo di Talamone (che il sindaco accuratamente non cita), dobbiamo constatare l'ennesima inversione di marcia con la quale lo stesso Ortelli ora ammette “di generare speranze sul fronte dell’approdo marittimo migliore per tutti, pur rispettando la gente di Porto Santo Stefano che non deve concepire i gigliesi come sgraditi ospiti”. Sul punto vogliamo rimarcare il recente intervento del sindaco Ortelli, che sosteneva la “impossibilità” di realizzare uno scalo marittimo a Talamone alternativo a Porto S. Stefano, cui è seguito altro intervento di Giglionews che mostrava “le carte”.

Nessuno ha voglia di fare polemica fine a se stessa perché qui ci sono di mezzo le cose serie.

Non ci vorrà mica far credere il Sindaco che di fronte ad una situazione del genere si possa rimanere tutti in rigoroso silenzio, aspettando il giorno del poi nel mese del mai, basandoci sull’affidabilità di una scheggia impazzita come Cerulli ...

Attilio Brothel per la Minoranza Consiliare