Il convegno di approfondimento sul Vino Passito organizzato da Isola Slow - Slow Food – Slow Wine (quante sigle!), è stata un apprezzato momento di confronto tra i produttori delle isole del Mediterraneo che, con i loro interventi, hanno relazionato le loro esperienze ed i loro prodotti di eccelsa qualità. Prodotti di altissima qualità che provengono specificatamente dalle piccole isole e che hanno deliziato tutti presenti nel corso di una serata di degustazione che si è tenuta presso il Ristorante “La Paloma” di Claudio Bossini.

In sintesi si sono gettate le basi per una collaborazione tra le isole del Mediterraneo, senza fermarsi ai soli confini italiani, attraverso la mediazione di una importante organizzazione come Slow Food che oramai è una affermata realtà organizzativa che rappresenta sempre di più il target pregiato dell’enogastronia nazionale, visto non solo come momento di aggregazione conviviale ma anche e soprattutto come motivo di attrattiva turistica. 

Una bella giornata di apprendimento ed arricchimento culturale, anche per chi come me ne sa poco di processi produttivi, e grande opportunità locale grazie allo scambio di esperienze intervenuto tra i vari produttori.

All’indomani dell’appuntamento vitivinicolo è emersa una sola nota negativa fuori dal coro: un articolo di politica faziosa che eviterò di commentare perché così come sono stato portavoce dei produttori ieri in seno al convegno, così oggi penso sia doveroso lasciare loro la parola in quanto veri depositari del sacrificio e della fatica che si fa tutti i giorni nelle campagne e nelle vigne.

I produttori di vino, non solo i tre citati nello strambo e calunnioso documento, ma la moltitudine di piccoli coltivatori gigliesi, che ogni giorno alzano la loro voce per parlarci dei danni alle loro vigne da parte di mufloni “forestieri” e di altri nemici invisibili, ci chiedono di essere tutelati di fronte alla strada in salita che devono superare, stagione per stagione, per tirare avanti. Sento forte e chiara la loro protesta che intendo rappresentare, assieme agli altri assessori più competenti, fino in fondo, anche se siamo in presenza di indefessi ed irriducibili sostenitori di un parco inutile ed oramai in evidente stato di coma irreversibile.

Per lo spirito e per la sensibilità che ieri ho avvertito nelle parole degli intervenuti e per tutti coloro che hanno, senza ombra di dubbio, elevato l’immagine della nostra isola mi sento di esprimere un forte ringraziamento. In primis ai nostri produttori e ristoratori locali per il salto di qualità che hanno voluto metter in mostra nella due giorni vitivinicola e poi infine ai dirigenti di Slow Food Giglio per aver organizzato un convegno impeccabile, sotto ogni profilo, che ha ricevuto un tangibile apprezzamento da parte degli esperti del settore.

Grazie a loro, anche stavolta, il Giglio è stato protagonista e giusto interprete di un convegno che ci ha fatto capire di essere finalmente sulla strada giusta.

Sergio Ortelli – Sindaco del Comune di Isola del Giglio