Egregio Signor Felicetti,
ho letto su Giglionews, con profondo disgusto, la sua letterina sulle meduse.
Mi auguro solo di non ritrovarla su altri siti a maggiore diffusione (senza niente togliere agli amici dell’ottimo sito Gigliese), perché la mia reazione sarà ben più decisa ed incisiva.
Lei è riuscito a far passare un messaggio concettualmente giusto nel modo peggiore.
E’ grazie a “talebani” come Lei che parole meravigliose come “Ambientalista” o “Animalista” sono diventate, per qualcuno (non necessariamente becero o ignorante), delle “parolacce”.
Umanizzare gli animali va bene solo se sei Walt Disney, altrimenti si sparano solo c....te ciclopiche.
E le conseguenze negative possono essere devastanti.

Catturare una stella marina, o un riccio, o, peggio ancora, un cavalluccio marino, per farli seccare al sole e poi buttarli una volta scoloriti e puzzolenti, non è solo una pessima abitudine, ma un vero attentato ad una Cultura moderna che vede nel rispetto di tutte le creature viventi (e dell'ambiente inerte: anche spostare sassi o sabbia, certo non con paletta e secchiello, può rivelarsi dannoso...) un basilare fondamento da insegnare, non solo ai bambini, ma anche agli adulti.

Ben diverso è sostenere la tesi dell'"omicidio di medusa", pari solo allo "schiacciamento fra le mani di inerme zanzara" come addirittura "penalmente rilevante".
Trattasi di colossale stronz... sciocchezza.

Terribilmente controproducente, per di più, perché in questo modo i veri "beceri" che considerano ancora la Natura e l’Ambiente come una proprietà privata da sfruttare o distruggere a proprio piacimento possono gongolare allegri spensierati: se Lei rappresenta gli Ambientalisti, loro possono davvero dormire sonni tranquilli.

Le Meduse, in particolare le fetentissime Pelagia nocticula, sono animali certamente importanti in un ottica di difesa della biodiversità, ma sono, inequivocabilmente, pericolose per l’incolumità degli esseri umani.
Mai sentito parlare di shock anafilattico? Lei conosce le cubomeduse o le caravelle portoghesi? Vogliamo allevarle e diffonderle e coccolarle anche nelle acque prospicienti le nostre spiagge?

Certo, spiegare ai bambini (e agli adulti… ) che non sono "cattive", ma fanno solo il loro mestiere, è cosa buona e giusta. Spiegare che uccidere un essere vivente non deve mai essere un divertimento, nemmeno se si cattura col retino e si lascia seccare al sole un invertebrato "dannoso".

Ma veda di essere serio: ben venga che i bambini giustizino le meduse, quando mettono in pericolo l’incolumità delle persone. Esistono perfino reti di protezione apposite, e non mi risulta siano illegali. Così come le reti anti-squalo in Sud Africa o in Australia: certo, uccidono qualche pesce ma salvano anche la vita di qualche Uomo…….

Così come non è illegale, ma doverosa, la disinfestazione da zanzare, zecche, pulci, scarafaggi…….. e non ci faccia sentire troppo in colpa per le sofferenze dei poveri ratti di fogna, avvelenati con anticoagulanti che conducono i roditori a morte ben poco piacevole, colpendo anche altre specie di topi assai poco pericolose e intossicando spesso altri animali, domestici, utili o addirittura protetti che si nutrono delle carogne…… Vede, purtroppo, non sempre è possibile evitare danni collaterali. Ma la Salute Umana viene prima della tristezza per la dipartita prematura di una zanzara, che Le piaccia o no.

Egregio Sig. Felicetti, mi spiace dirglielo, ma Lei non ha capito un tubo di quello che deve essere un corretto rapporto fra Uomo e Animali.

Lasci pure che i bambini tengano un granchietto in un secchiello, e che lo osservino da vicino per poi liberarlo. Non avrà nessuno stress e non gli serviranno sedute di psicanalisi, glielo garantisco.
Anzi, se ben seguiti, quegli stessi bambini vedranno il granchietto come un simpatico animaletto da proteggere, compagno di giochi e non vittima. E magari, gli insegni a distinguerlo da un raro e protetto Cavalluccio marino, che invece non va proprio toccato……….

Insomma: veda magari di occuparsi, visto il ruolo che ricopre, di cose più serie (e mi limito all’ambito marino): parliamo magari di overfishing, di spadare illegali, di mattanza dei tonni, di pesca del novellame. O di inquinamento, di pesca a strascico, di Santuari dei Cetacei privi di qualunque restrizione seria………..

Ma non si metta (e soprattutto non metta noi, persone davvero sensibili ad un corretto rapporto fra Uomo e Natura…) nelle condizioni di farci prendere per i fondelli con tesi demenziali come quelle da Lei esposte.

Con i più cordiali saluti,

Yuri Tiberto (in ordine di importanza:)
Libero Cittadino che dice sempre quello che pensa;
Responsabile Acquario dell'Elba;
Consigliere Comunale Campo nell'Elba, Delegato alla tutela e alla fruibilità ambientale, del mare e delle coste;
Componente del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.

Ps: chieda al Presidente del Pnat, Dott. Mario Tozzi, quanto brucia una puntura di medusa sul muso…. è storia molto recente, vedrà che il ricordo è ancora nitido….