Quanti addii, quanti distacchi definitivi, ultimamente, sul nostro Scoglietto. 

Leggendo i nomi in “Chi parte” vado a cercare in taluni, scrutandone l’età, il conforto nella logica per la vita che infine ha fatto il suo corso, ma, malgrado ciò, sento lo stesso un’apprensione, un disturbo per “quel tempo” che la persona in questione si porta via: frammento di una storia conosciuta e legata anche a me e al Giglio.

Al Porto, il lungo elenco di nomi (tanti al femminile) mi lascia sgomenta.
Un antico detto che ha sempre accompagnato la morte di una persona, avvenuta pochi giorni da un’altra, dice così:
“Quando la bara si muove sono tre, sei, o nove".

Ora, augurandomi che qui si fermino, le bare, che come meteore si sono mosse al mio Paese nel giro di due giorni, sono proprio tre.
Barberina Brizzi - dei castellani -
Roberto Centurioni - di Arturo -
Paola Salvadori - di Tonino di Nocenza -

Tre personalità con tre vissuti differenti per età e per storia, uniti da un unico comune denominatore che è il Castello; grembo materno per Barberina in cui nasce e resta a vivere una vita tutta isolana.

Ma, anche per chi, come Roberto, negli anni grigi dell’isola, seguendo le vicissitudini della vita, se ne va, cercando altrove, affermazioni sconosciute che diano dignità alla sua famiglia tutta gigliese.

E Paola, figlia della Castellana Ilia (che solo per amore abbandonò quel grembo), amica di giochi estivi dell’infanzia, portava addosso i ricordi, le immagini, gli odori che la mamma le trasmetteva in ogni occasione, tanto da trasformarli nel sentimento dell’ amore e di scegliere Tonino, il Castello, l’isola, come meta definitiva della sua giovane vita.
Paola, lo sguardo vellutato dalle lunghe ciglia era la tua bellezza. 
Non ti troverò da Cipione, dopo cena, in compagnia di Caterina, Uliana e Luisa, le amiche che non ti hanno mai abbandonato sino al tuo ultimo respiro.
Non ti troverò agli scogli della torre a far “ribotta” con tanti altri amici che ti volevano bene.

Ora per voi tre resta un sospiro e uno sguardo di rimpianto, che vi sarà sempre rivolto varcando il camposanto – nostro ultimo Paese.

Palma della Barroccia