CARA FRANCA ho letto il tuo intervento e sono completamente d'accordo per quanto hai affermato. Voglio però andare oltre, intanto giustamente è incominciata la corsa alla chiusura di quasi tutte le attività ed arrivederci a Pasqua, meno male che qualche bischero rimane, dico bischero perchè poi siamo i più bistrattati, comunque nell'analisi del turismo e del conseguente risultato economico, non bisogna dimenticarci se è il numero delle presenze o la qualità, si è sempre sbandierato che il Giglio proprio perchè "Isola" le cui capacità ricettive non possono essere più di tanto, doveva puntare su un turismo più di qualità che di massa, ed invece a parer mio in questi ultimi anni si sta andando proprio nel senso contrario a quello che si voleva essere, mi sembra che si stia puntando più su un turismo di mini crocere tutto compreso a bordo che quello nautico. Non si parla mai POI di quel turismo che io ritengo lo ZOCCOLO DURO e cioè tutti quei turisti prioprietari di case veri amanti del Giglio forse più di noi, quelli che hanno creduto ed investito i loro soldi sul Giglio, quelli che continuano a spendere soldi nelle loro abitazione per ristrutturazioni, innovazioni, sostituzioni di qualsiasi cosa di cui un'abitazione ha bisogno, sappiamo tutti che l'Edilizia crea un indotto economico non indifferente per non dire posti di lavoro, e forse è l'unica attività che ci permette ancora di far si che d'inverno non si spopoli totalmente. E continuo quelli che pagano il posto barca, a dei prezzi non proprio modici rispetto al servizio, quelli che non criticano e non si lamentano mai, quelli che hanno i figli ed anche loro si innamorano del Giglio, quelli che vanno a cena nei ristoranti al bar alla bottega, quelli che poi portano sul Giglio gli amici e gli amici degli amici ecc. ecc. io credo che anche a questi turisti ma non li definirei turisti bisognerebbe darli una voce e più considrazione.

Giuseppe Modesti