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Resoconto della prima tappa del "Underwater Pro Tour"

Terminata la prima Tappa del “Underwater Pro Tour - Isola del Giglio 2021-22”, è giunto il momento di trarre un bilancio di questo primo scorcio della manifestazione.

La giornata è stata ottima, con tempo soleggiato e mare perfetto per fare questo tipo di operazioni. Considerando il meteo di venerdì e domenica, sabato abbiamo avuto una vera e propria ‘finestra’ che ci ha permesso di rispettare la tabella di marcia prefissata.

Ricordiamo che il nostro obiettivo è quello di mappare e identificare oggetti che successivamente dovranno essere rimossi con l’aiuto di aziende specializzate ed associazioni ambientaliste e sotto la supervisione della Capitaneria di Porto.

La conoscenza in dettaglio delle tipologie di rifiuti presenti sui fondali dell’isola, oltre alla loro posizione, sono informazioni imprescindibili per le successive fasi di rimozione. Solo attraverso la caratterizzazione dell’attuale situazione sarà possibile organizzare azioni mirate ed efficaci. Procedere alla cieca potrebbe causare uno spreco di mezzi, risorse e personale. Sebbene mediaticamente meno “rumorosa”, la mappatura rappresenta un solido fondamento a supporto della pulizia vera e propria. Tutto ciò perché crediamo che, senza un’adeguata conoscenza, anche la più nobile delle azioni rischia di perdere efficacia e ridurre i risultati attesi. Pensate un po’ che peccato se concentrassimo i nostri sforzi su un punto con pochi rifiuti ma di nostra conoscenza, quando poco distante avremmo potuto realmente operare una vasta opera di pulizia, se solo fossimo andati a “dare un’occhiata”. Questo non potremmo perdonarcelo!

Il percorso, ci ha permesso di mappare alcuni tratti di mare che non sono soggetti ad escursioni subacquee: questo ci ha permesso di identificare alcuni punti con oggetti da rimuovere. Lo scopo della lunga distanza da effettuare con lo scooter, è, infatti, percorrere quei tratti di mare lontani dai siti di immersione, che altrimenti rimarrebbero sconosciuti custodi di rifiuti ingombranti ed inquinanti. Per quanto riguarda, invece, i siti di immersione, è prassi normale segnalare la presenza di elementi estranei incontrati durante l’attività di diving.

L’elenco con la tipologia e alcune foto sono allegati di seguito.

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