Nella sala consiliare presso la Rocca Pisana a Giglio Castello, l'Osservatorio per la rimozione di Costa Concordia ha incontrato ieri, come puntualmente avviene da mesi, la popolazione di Isola del Giglio. La Presidente, dott.ssa Maria Sargentini, scusandosi per il ritardo con gli intervenuti, ha introdotto gli argomenti dell’incontro.
Ha ritenuto, per prima cosa, di aggiornare i cittadini sul PGAI (Piano di Gestione Acque Interne) con il quale sono state avviate una serie di attività allo scopo di realizzare uno strumento efficace per la definizione dello stato delle acque contenute all’interno del relitto e per l’identificazione di eventuali azioni di prevenzione e contenimento dei potenziali effetti sull’ambiente marino derivanti dal loro rilascio.
Ha detto di aver visionato, nel corso della riunione con i soggetti preposti, le analisi di alcuni parametri e di aver verificato in generale la bontà della maggior parte di essi con qualche piccola anomalia in altri dovuta alla degradazione di alimenti, di arredi e impianti, e alla presenza di idrocarburi in alcuni specifici compartimenti del relitto. Ha aggiunto inoltre che si stanno predisponendo le misure di intervento con un modello per la gestione e mitigazione degli effetti che possono produrre le sostanze contenute all’interno della nave nell'eventualità di uno sversamento.
E' intervenuto poi il prof. Ardizzone riferendo che quando la nave ruoterà la contaminazione, ovvero la miscelazione tra acque interne ed esterne, sarà istantanea ed il modello predisposto permetterà di capire per tempo di che dimensione sarà il fenomeno e per quanto tempo perdurerà al fine di predisporre le adeguate contromisure. Il professore ha comunque ribadito di esser tranquillo perché si riuscirà sicuramente a controllare il fenomeno della miscelazione con un monitoraggio che continuerà sempre, anche quando la nave sarà portata in galleggiamento.
Alvaro Guidotti ha infine illustrato una presentazione sullo stato dei lavori confermando che nella mattinata di eri sono iniziate attraverso la nave Svenja (nella foto) le operazioni di posizionamento delle piattaforme subacquee nell'area di poppa nave, le numero 5 e 6 (le più piccole). Tra i partecipanti sono state sottoposte domande sui tempi di rimozione, sulle difficoltà di perforazione dei fondali e su altre criticità dell’operazione ed il tecnico ha tranquillizzato tutti, specie sulle problematicità incontrate nelle perforazioni esterne. Perforazioni che andranno avanti nei prossimi giorni con tre tecniche diverse la cui efficacia è stata sperimentata nei giorni passati e che consentiranno di approcciarsi alla trivellazione con la metodologia più consona al tipo di fondale che si andrà ad affrontare.
Tutte le attività previste procedono dunque senza sosta: le rimanenti piattaforme di grandi dimensioni sono state completata nei cantieri delle ditte Rosetti e Cimolai, e sono ora in attesa si essere trasportate al Giglio e poi installate. Il 35% dei materassi della speciale malta cementizia è stato già posizionato e riempito mentre sono pronti i primi 15 cassoni di galleggiamento, prodotti da Fincantieri, che a breve raggiungeranno la base logistica del Consorzio. Parallelamente, lato terra, sta per terminare il posizionamento degli altri 8 blocchi di ancoraggio per il sistema di ritenuta.
Complimenti a tutti!
AGGIORNAMENTO DEL 10 FEB, ORE 10:35:
Installata seconda piattaforma subacquea!