Fine settimana all’insegna dell’arte e della cultura quello appena trascorso all’Isola del Giglio. La sezione Elba-Giglio di Italia Nostra ha infatti presentato il restauro di tre preziose opere d’arte custodite da anni nella Chiesa di Giglio Castello, a conclusione dell’iniziativa ''Paesaggi Sensibili 2008'' che si era proposta, su iniziativa della responsabile isolana Marina Aldi, di finanziare il progetto di recupero di una stupenda scultura eburnea (Cristo d’Avorio) e di due dipinti (l’Annunciazione e la Deposizione), tutti risalenti al XVII° Secolo.

“Il restauro – come afferma il Presidente Leonardo Preziosi -,
operato in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Storici ed Artistici di Siena e Grosseto e la Curia Vescovile di Pitigliano - Sovana - Orbetello , è stato possibile grazie al contributo economico di isolani e turisti e grazie soprattutto all’opera volontaria di Mariarita Signorini e Bettina Schindler, due note restauratrici del Polo Museale Fiorentino.”

Nella Chiesa di San Pietro e Paolo a Giglio Castello, alla presenza di Sua Eccellenza il Vescovo Mario Meini, del Sindaco del Comune di Isola del Giglio Sergio Ortelli, del Funzionario della Soprintendenza Narcisa Fargnoli e dei Carabinieri del Locale Comando, con l’immancabile partecipazione della Banda Musicale “Enea Brizzi”, il Presidente della Sezione isolana Preziosi ed il Vicepresidente nazionale di Italia Nostra Nicola Caracciolo, hanno illustrato le tappe dei restauri e le finalità che l’Associazione persegue, ribadendo la vincente strategia
“di fare poche cose, molto concrete e di grande valore simbolico, soprattutto fare dei piccoli progetti che abbiano la seria possibilità di essere portati a termine.”

Il Sindaco, a nome della popolazione isolana, ha ringraziato tutti coloro che si sono prodigati per la preziosa opera di restauro e Don Vittorio per aver custodito e protetto negli anni questi tesori ed ha offerto la disponibilità dell’Amministrazione per ogni progetto che Italia Nostra vorrà in futuro portare avanti.

La parola è poi passata a Mariarita Signorini che ha spiegato ad un’interessata platea le fasi tecniche dei restauri effettuati su opere che si trovavano in uno stato di completo abbandono conservativo: il Crocifisso aveva gli arti staccati e la straordinaria qualità del suo intaglio era offuscata da sgorature di vecchie colle e da particolato di deposito; i due dipinti erano completamente scuriti per le vernici ossidate e per gli strati di sporco che li rendevano illeggibili, la loro integrità era infine resa precaria da cadute di colore e lacerazione delle tele di supporto.

La restauratrice ha illustrato come l’opera di ripulitura abbia permesso di riportare alla luce particolari nascosti da vecchi strati di vernici e sporco consentendo di scoprire la data di realizzazione dell’Annunciazione, ovvero il 1607, che fa conquistare al dipinto il primato di più antica opera d’arte presente nelle chiesa isolana. La Signorini ha poi sottolineato l’intento riuscito di non privare la popolazione dei propri tesori, attraverso il restauro in loco, operato allestendo il cantiere da Giugno fino a fine Settembre nella Sagrestia della Chiesa con la consapevolezza di tutte le difficoltà logistiche che una tale scelta avrebbe potuto comportare.

Da rilevare, nella ricostruzione storica delle varie vicissitudini subite dal Cristo d’Avorio (come i passaggi tra Sindaci e Carabinieri per impedirne la trafugazione nei periodi post-bellici) che ne hanno compromesso alcune parti fragili come le dita delle mani e dei piedi, la testimonianza portata da Pietro Brothel, un anziano gigliese, che ha raccontato, in qualità di testimone oculare, come il Cristo sia stato anche sotterrato insieme al Braccio di San Mamiliano ed altre reliquie in una buca ricavata in un orto di Giglio Campese per preservarlo dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. A questo proposito vi riportiamo un breve filmato della sua testimonianza scusandoci per la scarsa qualità dell’audio.

Ringraziando a nome della Redazione tutti coloro che si sono impegnati in questa preziosa opera di restauro vogliamo ricordare anche l’iniziativa “Puliamo … Giocando 2”, inserita nella Campagna “Paesaggi Sensibili 2009”, con cui Italia Nostra, attraverso la responsabile gigliese Marina Aldi, si ripropone di coinvolgere le scolaresche in giornate di pulizia di spiagge e zone sensibili della nostra isola.

.


Isola del Giglio RESTAURATE TRE IMPORTANTI OPERE D'ARTE 1

Isola del Giglio RESTAURATE TRE IMPORTANTI OPERE D'ARTE 2

Isola del Giglio RESTAURATE TRE IMPORTANTI OPERE D'ARTE 3

Isola del Giglio RESTAURATE TRE IMPORTANTI OPERE D'ARTE 4