La vita inizia ad attecchire sulla statua, rendendola così "marina" come piace a noi sub ma, come vediamo dalle immagini, le zone che suppongo appartengano alla giunzione delle nuove braccia della statua, pur magistralmente restaurate, vengono colonizzate in maniera minore dagli organismi incrostanti, probabilmente a causa di una differente porosità del materiale.
Sembra quasi una "cicatrice" che voglia continuare a testimoniare la stupidità della mano che ha deturpato un simbolo che, oltre che sacro, rappresenta l'emblema della non violenza e del perdono.
Ma, a confermare quest'ultimo, lentamente si perderà anche questa traccia; già un mollusco (Calliostoma Conulum) ha trovato comoda la manica del vestito da cui emerge il braccio destro, e tante altre forme di vita seguiranno.
Vi invio un caro saluto e mi auguro di avere occasione di venire a soggiornare al Giglio al più presto.
Fabio Carnovale
Per commentare occorre accedere con le proprie credenziali al sito www.giglionews.it
Login
Non riesci ad accedere al tuo account? Hai dimenticato la password?