Riflessioni su cose già dette (e già scritte)
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Riflessioni su cose già dette (e già scritte)

Oggi 13 ottobre 2016, con un tempo da cani, vento, acqua a catinelle e la prospettiva di una traversata da fare con una sciroccata niente male, ho accompagnato due miei zii, di circa 80 anni, a prendere l’autobus delle 12,30 che dalla stazione di Grosseto li ha portati a S.Stefano per imbarcarsi sul traghetto delle 14,45.

Tempo di attesa a S.Stefano un’ora circa.

Bene, auguro di tutto cuore, ma sinceramente credetemi, al sindaco di Isola del Giglio, al sindaco di Monte Argentario e a tutti i vari assessori/amministratori dei due comuni che forse potrebbero fare qualcosa ma se ne fregano, di campare non solo fino all’età dei miei zii, ma anche ben oltre quel limite e di trovarsi un giorno in una situazione simile; chissà, sperare non costa niente, forse allora capirebbero l’importanza di avere come era del resto fino allo spostamento delle biglietterie, una fermata dell’autobus nelle immediate vicinanze del punto di attracco dei traghetti e, accanto alla fermata, una pensilina o un riparo adeguato, da utilizzare sia pur temporaneamente in situazione simili.

Non occorre che sia la famosa sala d’aspetto dotata di bagni, riscaldamento ecc. che il sindaco di Monte Argentario paventava, invitato a parlare nel consiglio comunale di Isola del Giglio, per giustificare lo spostamento delle biglietterie; con la compiacenza, ormai questa è storia, del nostro primo cittadino.

Magari vicino alle palme, sia chiaro, non è che quelle le vorrei tagliare!!!!

Come succede quasi sempre ai gigliesi, i miei zii non erano venuti a Grosseto per motivi futili, ma per sostenere alcuni controlli medici.

Angelo Stefanini