Spett.le Redazione, 
con riferimento all'articolo da voi pubblicato in data 07 u.s. ritengo opportuno specificare quanto segue: 

la mia mancata accettazione alla carica di consigliere comunale è motivata dal fatto che mi sono venuto a trovare in una delle situazioni di incompatibilità previste dalla vigente legge sulle autonomie locali. Infatti è pendente una lite fra l'Amministrazione Comunale e il sottoscritto, parte attrice in un ricorso straordinario al Capo dello Stato avente per oggetto il nuovo strumento urbanistico del comune, ossia il Piano Strutturale. Non è questa la sede e il momento per entrare nel merito del ricorso. Mi riservo di esporre successivamente le motivazioni, soprattutto politiche, di tale atto. Naturalmente avrei potuto recedere dal ricorso ed accettare la carica di consigliere cosa che non ho ritenuto di fare vista l'importanza dell'argomento.

Colgo l'occasione per esternare alcune considerazioni di carattere personale. Negli ultimi due o tre anni, all'isola del Giglio vedo succedere cose ed adottare decisioni del tutto opposte che il mio (presunto) buon senso mi suggerirebbe. "Presunto" nel senso che, visto che la maggior parte delle persone che mi circondano sembrano ritenere logiche cose e decisioni diametralmente opposte alle mie, mi è persino spesso venuto il dubbio che avessero ragione loro, e che le mie capacità logiche vacillassero. Per fortuna, in occasionali colloqui telefonici con il neo consigliere Gabriello Galli, ascoltavo considerazioni di natura socio-economica e politica che mi tranquillizzavano e mi rassicuravano sulle mie capacità di critica. Per questo intendo a mia volta tranquillizzare il vicesindaco e ringraziandolo per la sua accorata lettera rivolta al sottoscritto, che anche in Gabriello Galli troverà un interlocutore anche lui capace di esporre "argomentazioni e contestazioni così perfette nella forma e nella sostanza" e conseguentemente di favorire così la sua "crescita politica".

Ringrazio e invio cordiali saluti