COMUNE ISOLA DEL GIGLIO
Provincia di Grosseto
Il sindaco Sergio Ortelli sulla lettera di Franco Mussida
«Franco Mussida da anni frequenta la nostra isola, come tanti. Quest’anno purtroppo a malincuore con qualche presenza in meno. E per tutti noi gigliesi è sempre un grande piacere accogliere persone e appassionati dell’isola come noi. E allora, la sua lettera accorata, non deve stupire. E’ sicuramente un gesto d’amore per l’isola intera. Ad un osservatore attento e amante del nostro scoglio, come Mussida si definisce, non dovrebbero però sfuggire alcuni dettagli.
Il Giglio è profumi, colori ma soprattutto musica che richiamano alla vita e alla scoperta di un piccolo mondo che è insieme antico e contemporaneo. “Sono gigliese e canto perché sono felice e contento, sono gigliese e canto per la mia isoletta bella, mi sento felice perché vivo in mezzo al mar, mi sorridono il cielo e le stelle, le cose più belle son tutte per me”. Nelle parole di questa canto tradizionale sta l’essenza di una comunità che vive fiera della sua terra e mantiene quelle tradizioni e quei valori che in molti luoghi sono scomparsi, come la solidarietà e il senso di ospitalità.
I giovani al Giglio, anche in inverno, suonano ancora le serenate alle coppie di novelli sposi, la notte prima della partenza per il viaggio di nozze. Oppure non sarà sfuggita a settembre, in piazza Gloriosa al Castello, l’intera comunità che si ritrova a ballare la quadriglia fino a tarda notte. Non rievocazione, ma rito collettivo. Del resto la musica è l’elemento caratterizzante la vita sull’isola.
La banda Enea Brizzi del paese ogni settimana si ritrova per le prove e non c’è festa patronale in cui le sue note non accompagna il rito che da sacro diventa, potere della musica, pagano. Ma dato che la musica chiama musica, il Giglio da anni, ospita importanti musicisti che qui hanno trovato, senza chiedere nulla in cambio, fonte d’ispirazione e riposo.
Il primo ad arrivare fu Angelo Stefanato con la figlia Alexandra, seguito da Franco Petracchi e la figlia Daniela, fino ad arrivare ad Uto Ughi ed Elizabeth Norberg Schulz. Ogni anno chiamano amici e colleghi per il Festival MusicalGiglio con un cartellone di grande rilievo e appuntamenti. E che dire delle feste patronali San Lorenzo (10 agosto al Porto), San Rocco (16 agosto a Campese), San Mamiliano (15 settembre al Castello), delle cantinate o, ancora, la lirica in piazza, la discoteca al Castello.
Questo è e continua ad essere il Giglio. Laddove la musica è fatta nel rispetto delle regole nessuno si è mai sognato di farla sparire. Tanto meno questa amministrazione che, nella storia del Giglio, si è dimostrata sensibile e attenta a non disperdere questo ricco patrimonio di cui siamo fortunatamente dotati, ma anzi di incrementarlo e sostenerlo. Anche e soprattutto in tempi di crisi in cui il mondo della musica caro a Mussida, in molte parti d’Italia, è il primo a farne le spese».
La musica al Giglio e l'articolo di Mussida
Autore: Ufficio Stampa Comune di Isola del Giglio
6 Commenti
Concordo pienamente con quanto scritto nell'articolo, vorrei inoltre aggiungere che non hanno 'spento' solo la musica al Giglio, ma stanno spegnendo, anno dopo anno, tutto quanto possa intrattenere i turisti presenti sull'isola....è sparito il cinema, il campo da tennis, i giochi per bambini nel campo di calcio, il mercatino del giovedì sera...tutte le sere si va a letto presto ...magari una birra bevuta in silenzio al bar o un gelato...Chi va al Giglio, non vuole trovare la Riviera Adriatica, ma almeno andare a letto un'ora più tardi del previsto perchè la mattina, pre fortuna, ci si può alzare più comodamente. Se poi il tempo brutto non ti fa andare al mare...boh...che si fa? Il calo delle presenze registrato non è forse dovuto anche al fatto che l'isola è MERAVIGLIOSA...ma un pochino noiosa??
Nelle mie tre settimane di presenza al Giglio quest'estate sono riuscita a partecipare alla "sagra del totano" alla quale seguiva il beach-party....hanno partecipato tantissime persone.....quanti sono stati i disturbati? Alternare serate tranquille a serate vive potrebbe essere un buon compromesso.
Egregio Dottor Begnotti rimembrare un passato lontano ormai di 30 anni e di musica che senza togliere niente "ALLA MUSICA" poco a che ben fare con la musica dell'estate, qualche opera e concerti diversi allietano il turista, poi cè il resto non è certo la risposta che si aspettava qualcuno. purtroppo in certe precedenti amministrazioni cè stato proprio un assalto ai locali e altro dove si faceva musica per L'ESTATE.
In effetti leggendo la risposta del sindaco non è ben chiaro il motivo, che credo sia da addebitare a licenze non in regola per poter fare musica all'interno o esterno dei locali. Credo che alla fine sia un circolo vizioso di domande e risposte che non portano a niente. Il problema musica esiste tutti gli anni arrivano multe, vigili e altro a bloccare il tutto. estate 2012 niente di nuovo sotto questo cielo.
In aggiunta alle parole del Sindaco Sergio Ortelli e di Bruno Begnotti vorrei ricordare la disponibilità mostrata più volte dal tenore Gianni Mongiardino, senza dimenticare le serate di musica jazz, e non, che da moltissimi anni hanno allietato ogni estate e allietano ancora le serate al Castello con Bruno (clarinetto), Alfredo (sassofono), Matteo (sassofono), Paolo (cornetta), Nunzio (bassotuba e contrabbasso), Tonino (chitarra), Alessio (chitarra), Beppe detto il Camorro (armonica a bocca), Francesco (trombone, contrabbasso e mandolino), Angelo e Alvino (fisarmonica), Sandro (i chiozzoli), Manuel (chitarra), Giovanni (clarinetto), alcuni dei quali ci hanno purtroppo lasciato, ed altri di cui mi sfugge il nome. Lo sfogo di Mussida è comprensibile, e realizzare al Campese la sua proposta è un’opzione da tenere in considerazione. Vorrei ricordare alla signora Paola Marmiroli che, anche quando il gusto musicale è del tutto personale, il dequalificare la quadriglia e le canzoncine locali è irriflessivo. Lei, gentile signora, che cosa intende con “buona musica”? O forse voleva scrivere “musica buona”? Mi scusi per questa domanda, ma un chiarimento linguistico è ben gradito. Comunque sia, la ringrazio per la premura che lei ha avuto nel suo lavoro di ricerca (forse bisognerebbe cominciare a capire che ad una grande parte dei villeggianti non interessa molto della quadriglia o delle canzoncine locali); vedrà che l’Amministrazione ne terrà conto.
Cordiali saluti.
Andrea di Togo.
Beh, quando mai si è visto suonare in un bar musica da camera?????Comunque non è stata data risposta a Mussida, si sta facendo il gioco degli specchi......
Sergio Centurioni detto Bergher o Ghego.
Io penso semplicemente che Mussida abbia più che ragione, e che il suo garbato sfogo dovrebbe essere preso maggiormente in considerazione dall'amministrazione locale.
Forse bisognerebbe cominciare a capire che ad una grande parte dei villeggianti non interessa molto della quadriglia o delle canzoncine locali, ma che dopo una giornata trascorsa in un mare bellissimo, avrebbero invece molto piacere di poter passare una serata, non nottata, spensierata con amici in compagnia di buona musica. Si domanda tanto???
A completamento di quanto scritto dal Sindaco Ortelli, circa musica e musicisti sull'isola, voglio qui ricordare le iniziative prese, già negli ormai lontani anni '70 e '80, dall'Asoociazione Amici dell'Isola del Giglio e, in particolare:
- 1973, a Giglio Castello, concerto dell'Orchestra di Vienna, diretta dal maestro Carlo Zecchi;
- 1974, contatti con il Metropolitan Artists Management Corp per una stagione di concerti;
- 1983, ottenuto dal Ministero Turismo e Spettacolo finanziamento per l'Autunno Musicale Gigliese, grazie all'interessamento del maestro Altobelli: l'iniziativa fu fatta cadere, senza motivazioni apparenti, dall'Amministrazione comunale del tempo. Ciò determinò la sospensione di ulteriori attività di promozione musicale al Giglio.
Grazie per l'attenzione, Bruno Begnotti