Rossi al Giglio incontra ed ascolta i cittadini
"Sono qui per ascoltare i cittadini e a capire cosa posso fare perché abbiamo il dovere di rilanciare l'immagine di un'isola che non è Giglio-barra-Concordia , ma un luogo di bellezza naturale straordinario. Bisogna ridare al Giglio un'immagine legata al paesaggio e all'accoglienza, ai suoi ritmi, alla sua integrità, ricordando anche i suoi problemi cui la Regione intende dare le risposte che le competono". Queste le prime parole di Enrico Rossi appena sbarcato stamani al Giglio. Il presidente è stato accolto dal sindaco Sergio Ortelli, dal presidente della Provincia Leonardo Marras e dalla presidente dell'Osservatorio per il recupero Maria Sargentini.
Un luogo ferito - "Questo è un luogo ferito – ha proseguito – e dove il turismo è diminuito, dicono i dati. Bisogna recuperare e venire soprattutto incontro ai cittadini che sono stati i veri protagonisti di questa vicenda; nella solidarietà dimostrata il giorno della tragedia e dopo nella compostezza e nello slancio che li ha mossi quando ancora lo Stato era assente. Ora occorre lavorare sugli squilibri che in questi due anni si sono creati, lavorare a colmarli, il Giglio non deve rimanere solo". "Qui c'è stata una tragedia con 32 vittime, poi diventate 33 per la morte del sub spagnolo, va ancora e sempre ricordato", ha concluso Rossi. "E ora bisogna sperare che insieme alla Concordia siano state portate via le polemiche. Pensiamo al ripristino ambientale, a ripartire, a ridare tranquillità".
Giglio sede permanente per la sicurezza in mare - "Giglio sede permanente della conferenza europea sulla prevenzione e sicurezza in mare con scadenza biennale". Per Rossi il Giglio "si merita questo riconoscimento e se lo merita la straordinaria capacità dimostrata dai gigliesi in occasione del naufragio, il loro senso di solidarietà, la pazienza nei lunghi momenti del recupero fino alla partenza". "Costa ha operato bene - ha aggiunto Rossi - ma era quanto le competeva doverosamente per responsabilità; e benissimo hanno operato tecnici e lavoratori, apparati dello Stato che hanno contribuito a recuperare il relitto della Concordia. Ma quanto è stato fatto, tutto quanto si è speso, era dovuto a questa comunità violentata, era dovuto a tutta la Toscana che ha operato bene fin dall'inizio quando ancora qui non c'era nessuno a portare aiuto ai naufraghi e ai cittadini del Giglio".
La questione piattaforme - "Sono favorevole all'apertura di un momento di confronto con e fra i cittadini sul tema delle piattaforme", dice il Governatore Rossi. "Voglio ricordare che la Toscana si è dotata di una legge per la partecipazione, che potrebbe facilitare il dibattito su questo tema, e mi aspetto attenzione anche da parte del ministero", ha aggiunto. Nel corso dell'incontro con Rossi, tante le domande che i cittadini del Giglio hanno posto sulle possibilità di mantenimento delle piattaforme sottomarine su cui era adagiata la Concordia. Per molti rappresenterebbe un valore aggiunto di richiamo turistico, in particolare per gli appassionati sub che con il Giglio hanno uno storico rapporto di richiamo. Alcuni gigliesi, nei giorni scorsi hanno lanciato anche una sottoscrizione. Tuttavia, su questo il ministero dell'Ambiente ha dato finora parere negativo.
Un nuovo inizio per il Giglio - "Con la Regione Toscana e la Provincia di Grosseto abbiamo gettato le basi per tornare a parlare delle soluzioni ai problemi della nostra isola. Servizi, innovazione, trasporto marittimo, rilancio economico e turistico, riposizionamento dell'immagine dopo la tragedia della Costa Concordia. Oggi è un nuovo inizio per il Giglio". A sottolinearlo il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli dopo l'incontro di oggi con il Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi e il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras. "Abbiamo trovato grande disponibilità e unità di intendimenti sulle azioni da intraprendere sia a breve termine che nel lungo periodo. La Toscana, come quella notte, è presente e farà la sua parte. Ci metteremo da subito a lavoro - ha concluso Ortelli - per restituire al Giglio e ai gigliesi ciò che questi lunghi trenta mesi hanno sottratto".
Riprese le ricerche di Russel - Sono riprese questa mattina alle otto le ricerche di Russel Rebello, il cameriere indiano disperso nel naufragio della Costa Concordia e il cui corpo non è mai stato recuperato. I sommozzatori dei vigili del fuoco e della guardia costiera, coordinati dal comandante Ennio Aquilino, sono tornati ad immergersi nell'area di cantiere dove, fino a due giorni fa, era adagiato il relitto della Concordia. Tre coppie di vigili del fuoco e due coppie della guardia costiera, per un totale di dieci sommozzatori, si alterneranno per esplorare cinque aree di lavoro immergendosi fino a 30 metri. Due aree saranno ispezionate vicino agli speroni di granito che sorreggevano la nave, un'area immediatamente prima e una dopo. Anche se le speranze di ritrovare il corpo di Rebello sono ridotte al minimo a trenta mesi dal naufragio e in seguito alle operazioni di rotazione e rimozione della nave, i sommozzatori perlustreranno l'intero fondale con immersioni della durata di un'ora ciascuna. Russel Rebello è l'unica delle trentadue vittime che ancora manca all'appello. Tra i sommozzatori è tornato all'Isola del Giglio anche l'uomo che aveva recuperato il corpo di Maria Grazia Trecarichi, i cui resti sono gli ultimi ad essere stati trovati.
E comunque, trovatemi voi un'altra nave al mondo che come la Costa Concordia ,con uno squarcio in carena di 70 mt, non solo non si spezza né affonda repentinamente ma conserva quasi integro l'assetto fino al riaccostamento sospinta da vento e correnti alle rocce dell'isola su cui era impattata violentemente permettendo la salvezza di quasi il 100% degli oltre 4.000 naufraghi presenti a bordo. Grande e straordinaria nave, quasi umana, questa Costa Concordia, che prima si è aggrappata agli scogli del Giglio per non affondare, poi ha resistito ad ogni sorta di manipolazione fino al raddrizzamento al rigalleggiamento e al trasporto per 200 miglia anche sotto una tempesta marina ed ora imperterrita, ferita a morte ma ancora con un singulto di vita sta in queste ore reagendo recalcitrante ai piccoli rimorchiatori del porto di Genova, complice il suo compagno di avventura vento, quasi disperata per non volere ancora entrare nell'imboccatura del suo ultimo cimitero. Saluti
Anders Bjorkman continua a porre nel suo stile esagerato il problema della sicurezza in mare e della nave Concordia in particolare. l'Ing. Bjorkman continua ad asserire che le 25 porte stagne della Concordia fossero in numero totalmente difforme dalle norme di sicurezza della navigazione e che il pur non elevatissimo numero di vittime rispetto a quello delle persone presenti a bordo nel corso del naufragio sia stato dovuto alla incapacità dell'equipaggio di azionare i sistemi d'emergenza e in particolare dello sganciamento di tutte le zattere di salvataggio a disposizione della nave. Non sono esperto di sicurezza ma non penso affatto che l'ingegneria navale italiana non rispetti rigorosamente le norme di sicurezza internazionale specie nella realizzazione delle navi da crociera. Il numero elevato delle porte stagne per esempio potrebbe dipendere dalla dislocazione della parte manovriera della nave tutta nei ponti più bassi e sommersi per lasciare più spazio alla parte destinata ai crocieristi nei ponti alti e tali da agevolare il movimento del personale di macchina lungo tutti i 300 mt della nave. Certo è che ciascuna porta stagna ogni volta che viene aperta dovrebbe essere rigorosamente richiusa altrimenti va a farsi benedire il concetto di sicurezza fondamentale della compartimentazione. D'altra parte la gravità eccezionale dell'impatto ha lasciato poco scampo a suddetto concetto di sicurezza. Per quanto riguarda la difficoltà di azionamento delle zattere di salvataggio vorrei vedere qualsiasi altra imbarcazione piccola media o grande una volta reclinatasi semiaffondata su un fondale a 70° con quanta facilità riesca ad azionare i meccanismi di sgancio delle scialuppe di salvataggio poste sul fianco emerso. Saluti.
"Giglio sede permanente per la sicurezza in mare - “Giglio sede permanente della conferenza europea sulla prevenzione e sicurezza in mare con scadenza biennale”. Per Rossi il Giglio “si merita questo riconoscimento e se lo merita la straordinaria capacità dimostrata dai gigliesi in occasione del naufragio, il loro senso di solidarietà, la pazienza nei lunghi momenti del recupero fino alla partenza”." Buona idea. La Costa Concordia si capovolse e affondò il 14 gennaio 2012 a causa di 25 porte stagne illegali nello scafo. 32 persone sono annegate perché l'equipaggio non sapeva come lanciare 50 zattere di salvataggio. La Costa Concordia non è mai stato una nave sicura, ed è uno scandalo che le navi gemelle continuano a funzionare senza la sicurezza.
Buona sera. Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Plauso al presidente Rossi che prende il traghetto delle 7,30 come i comuni mortali e spende poco dei soldi pubblici. Avrei piacere che qualcuno chiedesse conto al Presidente dei soldi spesi per realizzare la "cattedrale nel deserto....ooooops nel mare a Piombino" arrogandosi il diritto di decidere sul destino della Concordia e forzando la decisione sulla spesa pubblica della Regione. Anche quelli sono soldi pubblici e, se non vado errato, lievemente di più del costo del traghetto. Poi si dice che la politica non agisce per ottenere consenso?????? Un saluto Fabio
Cara Franca Melis, il suo coraggio e la sua onestà mentale sono davvero ammirevoli ma qui ci si scontra con delle volontà esterne al Giglio e molto potenti. Come può vedere in altri post anche se non sono un gigliese cerco di perorare la giusta causa della permanenza delle piattaforme sul fondale del Giglio per tanti buoni motivi che interessano soprattutto i gigliesi ma un cantiere per la rimozione delle piattaforme fa girare molti soldi per molti mesi e fa guadagnare molto a molti soggetti soprattutto esterni al Giglio mentre un cantiere tenuto aperto solo per bonificare e ripulire il fondale costa molto e ci si ricava poco. Cordiali saluti. Per questo sono sostanzialmente pessimista sul buon esito finale di suddetta giusta causa.
Quando il "Ministro" Galletti faceva notare l'assenza della Regione Toscana, dimenticava di avere due posti più in là, la Dottoressa Sargentini la quale con la sua ormai ben nota educazione e riservatezza, giustamente non si degnava nemmeno di farlo notare. Sig. Ministro quando il Presidente Rossi è venuto al giglio, è venuto non certo per fare apparizioni e audience, non è venuto con l'elicottero o con barche private ha preso il traghetto delle 7.30 del mattino insieme a Marras, i soldi pubblici spesi per muoversi sono gli stessi che spenderebbe un tranquillo cittadino che viene a visitare l'isola. Si è seduto davanti a noi insieme al Sindaco e al presidente Marras, ha ASCOLTATO le nostre esigenze, ha permesso a tutti di parlare per poi concludere l'incontro con proposte reali e concrete sul rilancio dell'isola. Vorrei che questa differenza si notasse, tutti e due siete in carica perché gli italiani hanno votato, ma la differenza sig. ministro stà nel rispetto che chi ricopre una carica deve sempre ricordare che è al nostro servizio, che il confronto spesso non deve essere solo con le amministrazioni ma anche con il popolo. Non vi ha messo Dio su quelle poltrone, ma il voto degli Italiani, fino a quando non impareranno i politici a rispettarci non si aspettino certo rispetto " almeno da parte mia". p.s. Con questa mancanza di rispetto mi riferisco anche a chi sbuffava e si scocciava quando tornavamo sul discorso piattaforme. "lei che ricopre una carica sbuffi dentro il suo ufficio non dove in molti notavano la sua noia" In giglio dicono " chi rispetto vuole rispetto porti"